Il cane Roscoe si salva dall’alluvione restando aggrappato a un albero

Il cane Roscoe si salva dall’alluvione restando aggrappato a un albero

Il cane Roscoe protagonista di una vicenda davvero incredibile: l’animale si salva dall’alluvione restando aggrappato a un albero per due giorni.

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(Facebook)

Roscoe è stato definito un cane dalle nove vite: si tratta di uno dei tanti animali che la squadra di salvataggio di American Humane ha estratto dalle pericolose inondazioni nella zona di Muskogee in Oklahoma. Il team di Washington D.C. – completo di un veterinario, soccorritori addestrati per l’alluvione, forniture mediche e una barca da 15 metri – è stato inviato su richiesta del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Foreste dell’Oklahoma.

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L’incredibile vicenda del cane Roscoe: cosa è accaduto

La squadra di American Humane ha assistito con missioni di ricerca e soccorso per animali da compagnia e da fattoria da quando sono arrivati ​​nello stato diversi giorni fa. Roscoe divenne irreperibile dopo che i proprietari del cane, costretti a evacuare la casa prima di poterlo prendere con loro, raggiunsero l’organizzazione per chiedere aiuto. Il veterinario americano Lesa Staubus, veterano del salvataggio americano, ha spiegato che “American Humane, Code 3 Associates e vigili del fuoco con il Webbers Falls Fire Department hanno lanciato barche in una missione di salvataggio” tra “le acque alluvionali contaminate”. Il cane si trovava in un cortile recintato con l’acqua che aveva superato i tre metri di altezza. Per tale ragione, si pensava che non sarebbe sopravvissuto.

Per fortuna, mentre la squadra si avvicinava alla casa di Roscoe, notarono la testa e le zampe anteriori del cane “che si aggrappava alla vita tra i rami di un albero”. Il dottor Saubus ha affermato che poteva vedere “paura e sfinimento” negli occhi di Roscoe mentre mettevano fine al suo orribile calvario tirandolo dall’acqua fangosa sulla barca di American Humane. Il veterinario ha spiegato ancora: “Mentre veniva trasportato fuori dall’alluvione, precipitò prontamente in un sonno profondo. Il suo povero corpo era esausto. Siamo felici di riferire che la mattina seguente, dopo aver avuto cibo e riposo, sembrava molto più tranquillo, anche se senza dubbio ancora traumatizzato”. Ora il cane avrà una sistemazione provvisoria presso uno dei volontari, in attesa che la sua famiglia possa ritornare a casa.

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