Un lavoro di gruppo per salvare il cane randagio River, spaventato e ferito

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By Elisabetta Guglielmi

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La dedizione dei volontari di Rescue For Life Dog Rescue ha reso possibile il salvataggio di River, un cane randagio ferito.

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Il cane River (Screenshoot Facebook – Rescue For Life Dog Rescue)

Da Marshfield, una cittadina degli Stati Uniti d’America situata nello stato del Wisconsin, arriva un’emozionante storia di dedizione e lavoro di squadra che ha come protagonista una cagnolina randagia. L’organizzazione non-profit Rescue For Life Dog Rescue, situata a Dorchester, si impegna da anni per salvare le vite dei cani rimasti senza casa. Come si legge sulla loro pagina Facebook, il compito che si sono prefissati è quello di accogliere queste «anime adorabili» («lovely souls»), salvandole dall’abbandono dei padroni, dalle liste dell’eutanasia e dalla strada per offrire loro case e famiglie amorevoli. Ed è ciò che hanno fatto con la cagnolina randagia della quale hanno postato le foto sulle pagine social. Il nome che le hanno dato, “River” (o “Fiume” in italiano), rimanda al luogo in cui la cucciola è stata avvistata la prima volta, presso un piccolo torrente d’acqua.

Il salvataggio di River, il cane che vagabondava ferito per i terreni agricoli

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La cagnolina River dopo essere stata salvata (Screenshoot Facebook – Rescue For Life Dog Rescue)

La presidente e fondatrice dell’organizzazione, Kelly Gunderson, ha raccontato come si sono svolti i fatti. La prima volta che hanno localizzato la cagnolina, si sono subito resi conto che zoppicava. Hanno pensato che fosse anziana e affetta da artrite. Hanno provato a raggiungerla, ma lei si è allontanata più in fretta che poteva, facendo perdere le sue tracce e spostandosi di diversi chilometri attraverso terreni agricoli e boschi. I volontari hanno creato quindi una chat di gruppo nella quale si sono inseriti tutti gli abitanti del territorio.

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Alla fine sono riusciti a ritrovare River nei pressi della proprietà di Marty e Laura Lee, che hanno concesso l’accesso ai volontari dell’organizzazione in qualsiasi momento della giornata e della notte per cercare di trarre in salvo la spaventata cagnolina. Per una settimana intera River si è recata per due volte al giorno nei pressi della casa, dove Gunderson le portava qualcosa da mangiare. Con estrema diffidenza la cagnolina si avvicinava, riuscendo tutte la volte ad allontanarsi prima che riuscissero a prenderla. Qualche giorno fa, però, Kelly e Laura sono riuscite ad avvicinarsi a River in un momento in cui questa era addormentata. Quando la cagnolina si è svegliata, e ha visto le due donne così vicine, non è scappata ma si è messa a scodinzolare.

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È stata portata dal veterinario, che ha accertato sia la sua reale età (circa 4 anni), sia il motivo per il quale zoppicava. La ragione non era dovuta all’artrite ma a una grave infezione alla zampa. River è risultata inoltre positiva alla malattia di Lyme e all’anaplasmosi (una malattia trasmessa dalle zecche) e ha anche una grave infezione alle orecchie. La cagnolina è microchippata, ma, dal momento che il chip non è mai stato registrato, non si è a conoscenza di chi siano i proprietari. In attesa di trovare una famiglia, River sta passando le giornate a casa di Gunderson, coccolata e vezzeggiata. la sua storia ha dimostrato come il lavoro di squadra e l’aiuto da parte di una comunità riunita siano fondamentale per salvare chi è in difficoltà. (Elisabetta Guglielmi)

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