Soverato, trovato rinchiuso e denutrito all’interno di un furgone, nei giorni scorsi fermato anche un professore per detenzione illecita di una specie a rischio estinzione
La Calabria è la terra del sole, del mare e delle bellezze naturali, centro di storia incredibile ma che questa volta è finita sulle pagine di tutti i giornali a causa di una vicenda che ha lasciato tutti senza parole.
La ferma volontà delle autorità nel fermare il commercio di specie protette è stata determinante in questa occasione, oltre il commercio illegale, in questo caso, anche un caso di maltrattamento evidente a cui i carabinieri forestale ha finalmente messo fine.
Cane rinchiuso in un furgone, emaciato ed impaurito, salvata anche una tartaruga detenuta illegalmente.
L’operazione della Forestale ha avuto luogo Soverato, dopo la segnalazione di alcune associazioni animaliste che avevano portato all’attenzione dei militari una situazione di maltrattamenti ai danni di un pastore tedesco, detenuto all’interno di un furgone senza avere la possibilità di muoversi o interagire con l’esterno.
Al proprietario del cane è stata commissionata una multa da 620 euro ma non è l’unico caso discusso della zona. A venire alla luce nei giorni passati era già stata la storia di un professore che aveva preso in custodia una tartaruga di specie Testudo Hermanni Hermanni, protetta dalla convenzione cites del quale ovviamente non era provvista.
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Per la detenzione di specie a rischio estinzione le penne in Italia sono severe, soprattutto perché il commercio di animali in via di estinzione è la quarta attività illecita più rilevante al mondo. Un traffico che genera profitti illeciti tra i 7 ed i 23 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti.
La buona fede del professore non è bastata, è scattato il sequestro e l’animale è stato affidato al personale zoofilo del WWF Calabria per il ricovero ed il successivo recupero presso il CRAS di Catanzaro.
Due storie che infangano il territorio e che nessuno avrebbe voluto leggere tra le righe dei giornali, per il futuro, tuttavia, la speranza è che l’informazione possa compiere il suo dovere nel contrastare tali fenomeni, cosi come il buon senso e l’educazione civica sempre maggiore portata avanti nelle scuole riguardo queste delicate argomentazioni.