Trova un cane solo, ferito ed estremamente magro sul ciglio della strada: Quill aveva delle punture su tutto il corpo.
Sul profilo Instagram di @ellevetscienze è apparso un toccante video che racconta le fasi del salvataggio di un cagnolino in terribili condizioni di salute. Il povero fido, provato ed emaciato, cercava disperatamente di sopravvivere sul ciglio della strada. Il conducente di un camper ha risposto alla richiesta di aiuto del pelosetto, che – ricoperto di punture su tutto il corpo – chiedeva di essere tratto in salvo. Ferito, stanco e molto magro il cane è stato trasportato dal conducente che lo ha soccorso nel centro di recupero per animali senza fissa dimora gestito per cui lavorava, la “The ElleVet Project”. Si tratta di un’importante organizzazione no-profit che risponde alla richiesta di aiuto di pelosetti in difficoltà mettendo a loro disposizione un’assistenza veterinaria gratuita e la tangibile possibilità di vivere una vita finalmente dignitosa lontano dalla strada.
I volontari di “ElleVet Project” operano da alcune annualità in diverse località degli Stati Uniti, fra cui – ad esempio – il Maine e il Montana che hanno a che vedere con la storia dello sfortunato Quill. Il cane salvato dapprima dal conducente del camper e poi dagli altri membri dell’organizzazione no-profit era un radangio reduce da un brutto incontro. Osservando le ferite che riportava lungo tutto il corpo e i numerosi aculei ancora rimasti conficcati nella sua pelle, avrebbe potuto subire l’attacco di un istrice.
Dopo aver estratto i 50 aculei dalla pelle di Quill durante la sua prima visita nel centro di recupero, durante la stagione estiva, l’organizzazione ha desiderato condividere un aggiornamento su quelle che sono le sue condizioni di salute. Grazie alle assidue cure impartite al pelosetto in soli 4 mesi Quill ha potuto assistere alla sua stessa rinascita. Quella del quattro zampe è stata una trasformazione che ha riempito di gioia il cuore dei volontari, concedendo a Quill di poter guardare al suo futuro.
Osservando la sua conformazione fisica si direbbe che Quill sia un meraviglioso incrocio tra un Pit Bull e un cane di strada. Quando Quill ha dovuto lasciare il rifugio, poiché prossimo all’adozione, i volontari avrebbero faticato a dare lui un ultimo saluto essendosi ormai affezionati al tenero pelosetto.
La vita di un cane randagio non è una passeggiata. È inevitabilmente e maggiormente esposta a pericoli di diversa natura. I cani randagi possono essere più facilmente vittime di maltrattamenti, o rischiare di ingerire accidentalmente di un cibo sbagliato per il mantenimento della sua salute, senza che nessuno possa intervenire in maniera tempestiva in loro soccorso. Pertanto questo pelosetto senza una fissa dimora è stato molto fortunato a incontrare sulla sua strada chi aveva la facoltà e la volontà di aiutarlo.
Infine, pur avendo – in media – un’aspettativa di vita tendenzialmente più bassa rispetto ai quattro zampe che vivono in una casa e quindi sotto la protezione di una famiglia di umani, ora che Quill ha potuto fare il suo ingresso ufficiale nella sua casa per sempre potrebbe avere anche la possibilità di vedere la sua vita allungata grazie all’amore dei membri della sua nuova famiglia.
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