Cane può uscire dall’hotel, si chiama Poldino ed è un chihuahua di 11 anni. La sua mamma umana è in isolamento mentre lui può fare le sue passeggiate
Ai tempi del coronavirus la situazione è difficile in tutto il mondo. Persone in quarantena, rischi di contagio stanno mettendo a dura prova la nostra sicurezza e il nostro auto controllo. Per fortuna, in un periodo così complicato, ci pensano i nostri amici animali a tirarci su il morale. Poldino è un dolce cagnolino che non può sapere ciò che sta capitando alla sua padrona, in quarantena all’hotel Bel Sit di Alassio e per questo fa puntualmente la sua passeggiata sotto la struttura che ospita la sua mamma umana. Il piccolo pelosetto viene prelevato dall’hotel dai Volontari di Accademia Kronos nucleo cinofili del ponente ligure i quali lo portano fuori per espletare le sue incombenti necessità fisiologiche, ignaro di quello che sta accadendo in tutta Italia.
La mamma di Poldino un chihuahua di 11 anni è una signora milanese che ha deciso di fare una vacanza in Liguria per carnevale e da lì hanno dovuto prendere gli accorgimenti di metterla in quarantena. Al cagnolino hanno pensato i volontari, per ordine dell’assessore alassino alla Sanità Fabio Macheda. Al riguardo, quest’ultimo ha affermato: “E’ impensabile per il piccolo rimanere segregato in camera senza poter espletare i suoi bisogni fisiologici e compiere la sua passeggiata quotidiana.”
Gli addetti cinofili affermano che provvederanno allo svolgimento di simili attività quotidiane durante i giorni del soggiorno forzato. Inoltre, la pattuglia della Guardia di Finanza provvederà a prestare attenzione che nessun altro, al di fuori del cagnolino, possa uscire dall’albergo.
Ora, qualcuno di voi si starà chiedendo: Per quale motivo agli animali è concesso lasciare l’albergo? Semplice, perché gli animali domestici non trasmettono il virus. Nonostante spesso, specialmente sui social, circolino notizie false in merito agli animali, bisogna diffondere il vademecum emanato dalle autorità sanitarie italiane per avvisare le persone a fronteggiare il panico e l’emergenza che può scaturire da tale malattia. L’obiettivo del ministero della Salute connesso con l’istituto Spallanzani e l’istituto superiore della Sanità ritengono sia necessario calmare tale tipo di psicosi poiché non c’è alcuna prova scientifica che il coronavirus sia diffuso dagli animali domestici. A ciò si unisce il proposito di evitare il compimento di qualsiasi atto crudele nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.
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Benedicta Felice
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