Scopre il corpo di un animale martoriato dalla rogna: inizialmente pensava si trattasse di un cane ma presto scopre che si sbagliava di grosso.
Il piccolo Cherry stava rischiando di perdere la vita a causa di un acuto attacco di rogna che aveva destabilizzato gravemente il suo organismo rendendo pressoché irriconoscibile allo sguardo altrui. La toccante storia del maialino Cherry, erroneamente scambiato per un cane – all’arrivo di una squadra soccorritori all’interno del rifugio nel quale era stato accolto ormai in condizioni critiche – è stata raccontata, per la prima volta, dalla pagina dedicata al mondo degli animali di “Gratitude DNA”. La disavventura di Cherry è approdata su Twitter, assieme alle immagini che illustrano il suo graduale cambiamento. I volontari, seguendo – passo dopo passo – i progressi del piccolo maialino inizialmente divorato dalla rogna, hanno finito con farlo divenire una delle più amate mascotti del loro rifugio.
All’arrivo dei soccorritori presso il “Sale Ranch Sanctuary”, il povero maialino Cherry – precedentemente abbandonato dal suo proprietario, si crede in virtù delle sue destabilizzanti condizioni – era avvolto in una coperta che confondeva le sue sembianze. I volontari non avevano mai osservato un animale in quelle condizioni, e scoprire che si trattasse di un maialino e non di un cane avrebbe potuto metterli in difficoltà sul come agire per cercare di salvarlo dal crudele destino al quale era stato poco prima consegnato.
Cherry – come dimostrano le sensibili immagini riportate su Twitter – aveva il 99% della pelle compromessa dalla rogna. Pare che il maialino che sia stato ritrovato accidentalmente in strada da colui che ha infine deciso di affidarlo alle cure del santuario. Il che avrebbe ancor di più insospettito l’équipe. Il maiale è infatti considerato dagli esperti, come – ad esempio – il gatto o il pappagallo, tra gli animali più intelligenti al mondo e adatti a uno stile di vita che si adatti alla routine domestica. Ed è molto difficile che si possa incontrate un animale del genere in strada, senza fissa dimora.
Inoltre, differentemente dal cinghiale, il maiale ha una pelliccia considerevolmente meno spessa e ciò potrebbe aver influito sulla più rapida propagazione dell’infezione sulla pelle del piccolo esemplare curato e fortuitamente tratto in salvo. La grave infiammazione della cute del dolce maialino è stata trattata dai volontari, i quali sono rimasti sorpresi dall’incoraggiante risultato rivelatosi soltanto alcuni giorni successivi al suo abbandono.
Secondo il parere espresso dai veterinari del santuario in cui il maialino è stato da loro riportato in una condizione ottimale di salute sembra che Cherry si sia trovato in una situazione tanto grave a causa di una protratta situazione di incuria da parte di chi avrebbe dovuto prendersi cura di lui. Ora Cherry – che ha stretto amicizia con molti quattro zampe ospitati nella struttura di recupero – è pronto per essere affidato alle attenzioni di una nuova famiglia per sempre, la quale potrà finalmente occuparsi di lui nel modo più amorevole possibile.
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