Emergono sempre maggiori conferme su un episodio agghiacciante di maltrattamento di animali avvenuto sul Terminillo nei giorni scorsi. Secondo quanto ricostruito in queste ore, grazie anche alla conferma di diversi volontari, venerdì scorso un camminatore ha trovato un pastore maremmano anziano per metà paralizzato alla schiena. L’episodio è stato rilanciato dall’Aidaa.
Diversi volontari, a vario livello, scelgono di intervenire, abitando nella zona. Accorrono per vedere se il cane è trasportabile e in ogni caso per dare ogni tipo di sostegno. Secondo quanto si apprende, l’animale è così da diverso tempo. Qualcuno riprende le fasi dei primi soccorsi e posta un video su Facebook. Successivamente intervengono i medici veterinari della ASL di Rieti. Il cane è difficilmente trasportabile in barella: è in una zona impervia nei nei boschi.
Viene poi contattato un accalappiacani, mentre sul posto una volontaria controlla che il cane venga trasportato in maniera corretta presso l’ambulatorio veterinario ASL. A quel punto, accade qualcosa che si sta provando a ricostruire. L’accalappiacani, che avrebbe una pessima reputazione, in quanto coi mezzi di servizio sembra andasse a prostitute, inizia a parlare con un pastore.
L’uomo, infatti, era giunto sul posto rivendicando la proprietà del cane con la schiena fratturata. I due confabulano un po’, poi in sfregio a ogni legge e addirittura non verificando effettivamente il microchip riconsegna al pastore il cane. Si tratta di un pastore maremmano, che secondo la ricostruzione viene portato via in poco tempo dal suo presunto proprietario. Addirittura l’accalappiacani lo invita a fare presto, per evitare di dover pagare le spese di trasporto all’ambulatorio veterinario e quelle mediche eventuali.
La vicenda, quantomeno nella ricostruzione fatta dai volontari, sembra finire qui. Resta in ogni caso da chiarire che fine abbia fatto il povero animale. Inoltre, gli animalisti chiedono che provvedimenti vengano presi contro l’accalappiacani, che dicono appunto non sia nuovo a questo tipo di “operazioni” non propriamente corrette. L’Aidaa infatti ricorda i precedenti dell’uomo e in particolare i recenti episodi in cui è andato alla ricerca di prostitute. Si tratta di fatti gravi che non passano inosservati. Vanno ora accertate le responsabilità penali.
GM
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