Si chiama Aladdin ed è un cucciolo di cane paralizzato dal cuore d’oro, come l’omonimo eroe: aiuta infatti i bambini malati
Aladdin è un cucciolo di cane che è paralizzato, visto che non può muovere le zampe posteriori, ma aiuta i bambini malati a stare meglio. Una storia che è iniziata con un atto di crudeltà nei confronti del quattro zampe, ma che si è risolta per il meglio. Anzi, a dirla tutta il pitbull ha dimostrato di saper reagire a ciò che di male gli ha riservato la vita, trasformando il male subito in amore per altre creature in difficoltà.
La storia di Aladdin, un cucciolo maltrattato a servizio degli altri
Aladdin è stato preso in cura, un giorno, da alcuni volontari: per tutta la sua vita è stato trascurato e lasciato morire di fame, fino a quando i suoi proprietari non hanno deciso di disfarsi di lui lasciandolo in una struttura. Lì gli uomini hanno capito che era importante portare il cane dal veterinario, viste le sue condizioni.
Il pitbull, infatti, soffriva di gravi problemi ortopedici e che aveva perso più di 10 denti. I maltrattamenti, infine, lo avevano portato a un’immobilità quasi totale delle zampe posteriori. Insomma, una situazione decisamente critica, al punto che i soccorritori si sono presi cura di lui per diversi mesi.
Poi, una donna ha deciso di prendere con sé il cane: si chiama Michelle e si è innamorata a prima vista del cucciolo diversamente abile. Ha così deciso di diventare la sua nuova mamma. Grazie al suo affetto, Aladdin ha trovato di nuovo la gioia di vivere, soprattutto facendo qualcosa per altre creature sfortunate come lui: i bambini ricoverati per gravi malattie in ospedale, come dimostra questo video.
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Il cucciolo di cane paralizzato aiuta i bambini malati attraverso la pet therapy
Dopo un anno dalla sua adozione, seguendo diversi corsi, Aladdin è diventato un cane con certificazione per la pet therapy. Così oggi gira gli ospedali, portando conforto ai bimbi malati, ma non solo: il pitbull, infatti, va anche per vari rifugi e cerca di portare conforto ad altri cani abbandonati, in attesa di una famiglia che li adotti.
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“Riusciva a connettersi con le persone in modo speciale e così ho capito che quella era la sua strada. Ama soprattutto i bambini. La stanza può essere intasata di persone, ma in qualche modo Aladdin si fa strada verso la persona che ha più bisogno della sua attenzione. Nessuno sa spiegarlo, ma riesce a percepire il loro dolore emotivo. Forse è a causa del suo passato“, ha concluso Michelle.
Matteo Simeone