Un cane paralizzato è bloccato in aeroporto a New York e rischia di essere soppresso senza motivo: parte la mobilitazione per salvargli la vita.
Si chiama Berry ed è un bellissimo esemplare di mix Border Collie che qualche giorno fa è arrivato all’aeroporto JFK di New York su un volo proveniente dalla Giordania. Il cane, regolarmente vaccinato, è paralizzato ma completamente sano. Purtroppo, è attualmente bloccato in quarantena e rischia di essere soppresso per un fatale errore dei funzionari addetti al controllo.
A causa di un’inesattezza nei documenti del cane, infatti, i funzionari hanno erroneamente ritenuto che Berry sia ammalata e pericolosa per la salute pubblica. Pertanto, hanno attivato immediatamente la procedura di quarantena e adesso il cane paralizzato è rimasto da solo, bloccato in aeroporto. Cosa più grave, Berry rischia di essere soppressa per un motivo da non credere.
Sola e paralizzata, Berry rischia di essere soppressa per errore
A mobilitarsi per salvare Berry, il cane bloccato in aeroporto per un errore burocratico, c’è l’associazione internazionale Paws Unite e in particolare la dottoressa Meredith Festa. E’ stata lei a prendersi carico di questa storia che rischia di concludersi con il peggiore degli epiloghi.
Una volta scattata la quarantena, il cane deve rimanere in isolamento per almeno 28 giorni. Peccato che Berry non ha alcuna malattia pericolosa, ma essendo paralizzata necessita di cure particolari come il cambio del pannolone per i bisogni o la carrozzina per cani disabili per poter camminare.
E’ stata la stessa Meredith Festa a spiegare che al momento “Berry è spaventata e non riesce a camminare”. Il cane è stato abbandonato dalla sua padrona subito dopo l’atterraggio e probabilmente si starà chiedendo perché è sola e nessuno si prende cura di lei. Al momento, visto l’abbandono, ad essere responsabile dell’animale è la Royal Jordanian Airlines.
Sarà proprio la compagnia aerea a dover decidere se sopprimere il cane o se sostenere le spese economiche necessarie per lasciarla in quarantena. Al momento, l’associazione Paws Unite si è offerta di intervenire per pagare quanto dovuto e salvarle la vita: nel frattempo, però, nessuno si prende cura delle particolari esigenze di Barry che rischia di soffrire ancor più del dovuto questa situazione paradossale.
A interessarsi dell’incredibile situazione del cane paralizzato bloccato in aeroporto che rischia di essere soppresso per errore anche un’altra organizzazione no-profit, la Kris Kelly Foundation, che ha diffuso sui social un accorato appello per diffondere più possibile la storia di Berry e provare a salvarle la vita.
C.B.