Il cane Nek, quattro anno di solitudine tra i soli panini: cerca casa

Il cane Nek, quattro anno di solitudine tra i soli panini: cerca casa

Il cane Nek ha passato gli ultimi quattro anni della sua vita in solitudine: solo alcuni panini gli hanno dato quel sorriso e voglia di vivere. Ora cerca casa e una famiglia pronta a donare amore.

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Nek con il panino in bocca (Facebook – ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali)

La solitudine non è un bell’aspetto, della vita, da affrontare. Soprattutto se è stata imposta da qualcuno che non ha avuto in serbo sensibilità ed empatia verso chi è più debole. Com’è successo nel corso della vita di un nostro amico a quattro zampe di nome Nek. Un cane trovato legato a una catena da una volontaria e salvato prima che fosse troppo tardi. Ora cerca qualcuno che gli sappia donare tutto l’amore di questo mondo e una casa dove possa passare del tempo a giocare e vivere in serenità.

Il cane Nek dopo quattro anni è ancora dentro un rifugio: è giunto il momento di donargli una vita migliore

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Il cane Nek con il panino in bocca dietro il recinto del rifugio (Facebook – ENPA, Ente Nazionale Protezioni Animali)

Una vita in solitudine è difficile da affrontare, figuriamoci se imposta da altre persone in età puerile. Ed è quello che ha affrontato il cane Nek, tenuto legato a una catena fin dai primi mesi della sua vita. Quella doveva essere la sua “pena”, decisa da qualcuno che non si può definire nemmeno essere umano.

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Tutto, poi, è cambiato. Una volontaria è riuscito a salvarlo, assieme al suo fratellino. Così Nek è arrivato all’interno di un altro rifugio, dove passa la vita da ormai quattro anni, in solitudine e con i suoi panini che ogni tanto sgranocchia o manda giù in un boccone solo. Ma il rifugio si sa: non è una casa, ma solo un posto dove stare per scampare ai pericoli.

Ora, Nek, cerca qualcuno che possa donargli l’affetto che merita. È un cane buono, che cerca compagnia a tutte le ore, ama correre sul prato, soprattutto in quelle poche ore che gli vengono concesse. Ma se potesse, insieme a qualcuno, si rotolerebbe sui prati per tante ore senza pensare di rientrare in rifugio.

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Per ora si trova in un canile della Puglia, esattamente a Taranto, e a prendersi cura della sua storia è stata ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali. La stessa che ha condiviso la sua storia in un post sulla pagina ufficiale di Facebook e che lascia i seguenti contatti per un’adozione che cerca il suo momento.

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