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Cane di pochi mesi muore in strada nell’indifferenza più totale

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Una tragedia dell’indifferenza è capitata a San Benedetto dei Marsi, in provincia de L’Aquila. E la povera vittima è un cucciolo senza famiglia, un cane randagio che si aggirava per il paese. L’animale aveva appena sei mesi di vita e ad accorgersi di lui era stata una donna. Purtroppo però non si poteva fare più niente per salvarlo. Troppo gravi erano le sue condizioni, e non è rimasto altro da fare se non denunciare pubblicamente questa situazione. “Quando posso, fornisco sempre aiuto a tutti i randagi – dice la diretta interessata – dò sempre loro del cibo. Ma questo animaletto purtroppo non sono riuscita a salvarlo”, afferma a terremarsicane.it. “Quando l’ho raccolto era magrissimo, emaciato, uno scheletro rivestito di pelo. Allora ho allertato i carabinieri affinché a loro volta chiamassero la Asl per farlo soccorrere. Non apriva la bocca, gli sarebbe servita una flebo urgentemente. Invece per colpa della burocrazia non se ne è fatto niente, ed il cagnolino è morto il mattino successivo”.

A San Benedetto dei Marsi il tasso di randagismo correlato alle dimensioni del territorio comunale risulta alquanto elevato, dal momento che si parla di un aumento dei casi di abbandono degli animali. Per evitare tutto questo è necessario che tanto i residenti quanto gli amministratori locali possano attuare delle adeguate politiche di prevenzione. In merito a questo povero quattrozampe, non si sa se fosse già nato in strada o se sia stato abbandonato perché non voluto. Fatto sta che è morto nell’indifferenza di tutti.

Cani maltrattati, di recente c’è stato un altro caso in Abruzzo

Sempre in Abruzzo, nella vicina Avezzano, le telecamere di ‘Striscia la Notizia’ erano arrivate per far luce su un presunto caso di maltrattamento. Il caso riguardava una famiglia composta da due membri anziani che sembra tenessero segregati in casa alcuni quattrozampe. Il tutto in una situazione non consona a quelli che dovrebbero essere gli standard consueti. I vicini riferiscono di maltrattamenti e dicono di sentire lamenti e guaiti a tutte le ore. E quando hanno provato a chiedere informazioni ai proprietari, questi hanno risposto in toni per nulla amichevoli.

A.P.

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Antonio Papa

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