Cane muore dopo un’ora dal decesso del padrone

Cane muore dopo un’ora dal decesso del padrone

Cane muore poco dopo il decesso del padrone, una storia di fedeltà che commuove il mondo

cane muore dopo decesso del padrone
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La storia di Daniel Hove e del suo cane Gunner sta facendo il giro del mondo. Una storia di fedeltà che nel dramma dona la speranza. Un amore eterno che ha unito questi due esseri che sono stati inseparabili per tutta la vita.

La figlia di Hove, Heather Nicoletti ha pubblicato diverse fotografie, raccontando che il padre era un vigile del fuoco e che Gunner era non solo il suo compagno di vita ma anche il suo collega. Un cane da soccorso che Hove portava sempre con sé. Condivideva ogni cosa: il lavoro, la passione per le escursioni momenti di relax a casa. Entrambi vivevano in simbiosi. Hove si è poi ammalato di un tumore nel 2011 e le sue condizioni erano tali che ha dovuto smettere di lavorare.

Con il passare degli anni, nonostante le cure, la malattia ha preso il sopravvento. Da quel momento, anche la vita di Gunner è cambiata. Era come se avesse sentito la malattia del suo padrone. Anche nei momenti più difficili, Gunner è sempre rimasto al suo fianco, durante le visite mediche e le sedute di chemioterapia. Quando il tumore è peggiorato per cui Hove era così debole da non riuscire più ad alzarsi dal letto, anche Gunner si è lasciato andare e dormiva tutto il giorno vicino a lui. La famiglia ha così pensato di allestire un lettino per Gunner vicino a quello di Hove, in modo che potessero rimanere vicini. Il cane si allontanava solo per mangiare o per fare i suoi bisogni, poi tornava al cospetto di Hove.

“Quando mio padre tremava, anche il cane tremava. Se mio ​​padre era irrequieto, il cane era irrequieto”, ricorda la figlia.

Infine, arrivò il giorno in cui la vita di Hove si è interrotta. Poco dopo, anche Gunner è morto. “Sapevamo che se ne sarebbero andati insieme. Gunner non poteva vivere senza mio padre e ha scelto di raggiungerlo”, racconta commossa la famiglia.

Fedeltà del cane

I cani sono protagonisti di molte storie di fedeltà. In altre vicende, questi fedeli compagni sono deceduti poco dopo la morte del padrone. Altri, come Hachiko, hanno continuato ad aspettarli o a vegliare la loro tomba. A Venturina, in Toscana, la storia di Fido oppure Capitain, il cane che in Argentina ha vegliato per 10 anni la tomba del padrone. Testimonianze che continuano a commuovere perché ogni volta è come se nel quotidiano si dimentica i sentimenti nobili ed elevati che provano questi animali.

Uno studio condotto nel 2016 da un grippo di ricercatori australiani, del Clemenger BBDO Melbourne in collaborazione con una ricercatrice esperta di cani Mia Cobb e Craig Duncan, ricercatore esperto nelle discipline sportive ha dimostrato che la simbiosi tra cane e padrone inizia dal battito cardiaco.

Secondo i ricercatori non solo la vicinanza con il padrone scatena l’ormone dell’amore, che provoca sentimento di affetto e d’amore, ma anche battito del cuore del padrone e del cane si allineano quando vi è vicinanza e sintonia.

“Gli animali da compagnia mostrano lo stesso attaccamento emozionale che lega i figli ai genitori”, hanno affermato gli studiosi.

Eppure, questo sentimento sembra proprio andare oltre. Quello che colpisce e commuove è come gli animali, nello specifico il cane siano capace di amare incondizionatamente, restando fedeli fino alla fine. Quello che per gli umani è un valore al quale aspirare mentre al contrario per queste creature sembra essere una qualità intrinseca alla loro natura e al loro essere.

Il video dei media americani dedicato alla storia di Hove e di Gunner:

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C.D.

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