I proprietari di un cane morto tragicamente dopo essere stato lasciato chiuso in una macchina per sei ore alla periferia di Sydney stanno lottando con se stessi per riuscire ad accettare quanto successo. Lilly Miljkovic e Rod James, questi i loro nomi, hanno pensato che la loro cagnetta Beau, di quattro anni, si sarebbe divertito nel godersi una passeggiata mattutina di un’ora intorno a Rose Bay martedì scorso, ma sono rimasti scioccati nello scoprire che non era tornato a casa. La coppia era finita in preda al panico perché non riusciva a mettersi in contatto con la loro dog-sitter, incaricata di portare fuori l’animaletto. Poi James ha finalmente ricevuto una telefonata da questa, che si diceva tremendamente dispiaciuta per aver lasciato Beau incustodita nella sua auto dalle 11:oo del mattino.
A minuti avrebbe dovuto poi imbarcarsi su una nave da crociera. L’uomo ha fatto sapere che la dog-sitter non ha spiegato perché la cagnolina si trovasse chiusa nella vettura e come mai si fosse dimenticata di lei. Lui e Lilly non hanno figli e consideravano Beau come se fosse la loro bambina. Quando potevano la portavano al parco, ma stavolta non era stato possibile. “Non amavamo lasciare la nostra amata cucciola da sola in casa mentre noi non c’eravamo, così eravamo soliti affidarla a dei professionisti, i cosiddetti dog walker, che la portavano in giro fino a quando noi non facevamo ritorno”.
Ad accorgersi del cane lasciato in auto era stata Lilly, che aveva anche chiesto aiuto ad un passante dopo aver visto la sua Beau intrappolata in macchina. L’uomo dice di essere andato a casa a prendere un martello per spaccare un finestrino: “Ho provato a svegliare il cane, che aveva un’aria decisamente provata. Era rigido ed immobile, il suo pelo mi è rimasto in mano quando l’ho preso, cadeva a pezzi. L’auto era piccola, molto calda e maleodorante, perciò ho subito tolto quel povero animale da lì per stenderlo sull’erba”. I padroni del cane morto hanno ringraziato questa persona per averli aiutati, ma ancora non si capacitano di tanta negligenza da parte di chi avrebbe dovuto badare alla loro cucciolina.
Ora desiderano che la sua scomparsa non risulti inutile, ed invitano tutti a tenere un comportamento responsabile soprattutto nei mesi estivi. Dall’altra parte del mondo infatti è estate e le temperature raggiungono spesso una temperatura al limite della sopportazione, amplificata poi quando ci si trova rinchiusi nell’abitacolo di una macchina. Il responsabile è ora indagato dalla polizia oltre ad aver ricevuto una denuncia dalla RSPCA, una delle più noti associazioni animaliste dei paesi anglofoni. Se una cosa del genere dovesse accadere in Russia, saranno guai: il presidente Putin ha infatti inasprito le pene contro chi compie maltrattamenti di ogni genere sugli animali.
A.P.
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