Cane morde bimbo, succede in spiaggia: “Regolamenti non rispettati”

Cane morde bimbo, succede in spiaggia: “Regolamenti non rispettati”

cane morde bambino
Jesolo, cane morde bambino in spiaggia

Cane morde bambino in spiaggia. L’episodio ha scatenato forti proteste a causa del regolamento mai rispettato di tenere gli animali lontani dall’arenile.

Uno spiacevole episodio si è verificato nella località di mare di Jesolo, in provincia di Venezia. Su una spiaggia del posto un cane ha morso un bambino di 4 anni. E la cosa ha fatto parecchio discutere in merito ai comportamenti tenuti da alcuni proprietari di animali lasciati con troppa leggerezza in libertà e senza alcun controllo. Da quanto si apprende, il piccolo si trovava sotto all’ombrellone con la sua babysitter. In un niente però è giunto accanto a lui un meticcio di taglia media che gli è balzato addosso. Non si ritiene che il quattrozampe avesse intenzioni minacciose. Forse voleva soltanto giocare, fatto sta però che il bambino poi è stato morso. Lo spavento improvviso deve avere messo in agitazione il cane, che ha reagito di istinto lasciando un segno ben evidente sulla gamba del povero piccino. Il quale ha iniziato a piangere senza sosta.

Cane morde bambino, la cosa si poteva evitare

Subito è stato condotto al pronto soccorso, dove ha ricevuto le cure del caso con una rapida medicazione a base di antitetanica, a scopo cautelativo come da prassi in questi casi. I genitori del bambino hanno comunque avvisato i carabinieri, i quali hanno successivamente provveduto a multare con 200 euro il proprietario del cane per violazione del regolamento comunale. Lo stesso infatti vieta la presenza di quattrozampe sull’arenile. Della vicenda del cane che ha morso il bambino si è parlato molto anche sui social network.

“Nessuno rispetta le regole”

Il regolamento stesso d’altronde è chiaro: è prevista la presenza dei soli animali muniti di museruola e guinzaglio, e soltanto sul limitare dell’arenile. Possono andare in spiaggia solo d’inverno, ma in tanti denunciano: “Nessuno rispetta queste norme. E la colpa è anche degli albergatori che non danno le giuste informazioni ai loro clienti. Le conseguenze per quel bimbo potevano essere molto più gravi. Ed ora servono linee guida precise e che tutti devono seguire. Infatti ci sono dei diritti e dei doveri inerenti la presenza degli animali in spiaggia.

A.P.

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