Il cane Moka scomparso da una settimana torna a casa grazie una catena social a dir poco impressionante. Commosse le proprietarie.
Un nostro piccolo, ma allo stesso tempo grande contributo, può, nella vita di tutti i giorni, risultare fondamentale. Non ci rendiamo conto che, per cambiare il mondo, basta veramente poco. O meglio: poco no, ma un solo nostro gesto, che inizi a formare una lunga catena umana.
Una catena è il giusto termine per identificare quelle persone che, attraverso la Rete e non, si uniscono per apportare un aiuto a chi è in seria difficoltà. Per tanti fattori. Uno su tutti: aiutare i nostri amici a quattro zampe a tornare a casa in caso di smarrimento o di fuga per paura di una situazione.
Ed è quello che è successo a Torino nelle scorse ore. Una storia nella storia. Il protagonista indiscusso è il cane Moka, che viene prelevato da un canile della Calabria e fatto arrivare, tra gioia e commozione, nel capoluogo piemontese. Ma dopo pochi giorni accade l’imprevisto che tiene tutti col fiato in gola. A questo punto, però, si attiva una vera catena, umana e virtuale, e le cose sembrano poter davvero cambiare.
Ad adottarlo due sorelle: Beatrice e Margherita. Le quali, dopo aver visto un annuncio proprio sui social, decidono di adottare il cane Moka da un canile della Calabria, una regione ancora pregna di cani randagi e di volontari che si danno da fare, giorno e notte, per portarli nei rifugi e poi cercare di farli adottare.
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Il cucciolo arriva sano e salvo in quel di Torino, in una casa accogliente e piena d’amore. Ma appena mette il muso fuori casa, il laccio del guinzaglio cade a terra. Lui sente il rumore, forse traumatizzato da eventi passati, e scappa. Una delle due sorelle prova a raggiungerlo ma è troppo tardi. Siamo al 5 di febbraio.
Da quel giorno Beatrice, che dichiara non essere una vera amante dei social, decide di provare a mettere un post sui social. È l’inizio di una vera e propria catena umana, quella che si forma a Torino e che raggiunge più di 6mila condivisioni in pochi giorni. Alla fine il cane Moka, grazie a questa collaborazione, viene ritrovato.
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Ma il posto in cui viene “pescato” è un segno del destino: lo ritrova la cuoca del liceo dove ha passato la sua adolescenza Beatrice. Ha percorso tantissimi chilometri, e poi si è fermato lì dentro. Ora il cane è tornato a casa. Appena ha visto il volto delle due sorelle è impazzito di gioia, per poi addormentarsi, in macchina, sulle gambe amiche. Per lui può iniziare la sua nuova vita. Questa volta con uno spauracchio in meno.
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