Un cane maltrattato in maniera terribile. Era stato dato ad uno sconosciuto dai suoi padroni, contattati sul web. Lo ritrovano in strada due settimane dopo.
Nello scorso mese di giugno a Brisbane, in Australia, era apparso su alcune pagine Facebook a tema animale il messaggio dei proprietari di Trixie, una bella cucciolona della quale purtroppo gli stessi non si potevano più prendere cura. Così questo cane è stato preso da qualcun altro. Trascorse due settimane però, Trixie è stata ritrovata abbandonata per strada con diverse ferite su tutto il corpo, e specialmente sul viso. Nessuno sa per certo cosa sia successo a questo sfortunato animale durante questo breve lasso di tempo. A salvarlo sono stati i volontari del ‘Red Collar Rescue’, che poi l’hanno affidato ad un’altra associazione, la ‘Happy Tails Animal Rescue’.
In un post su Facebook diventato virale, il presidente di Happy Tails, Mykeala Campanini, ha affermato che lei ed i suoi volontari ritengono possibile che Trixie sia stata utilizzata come esca per addestrare altri cani da combattimento. “L’abbiamo trovata con delle lacerazioni sul viso veramente molto gravi. Trixie ha ricevuto diversi colpi reiteratamente negli stessi punti”, dice la donna. Sulla vicenda sono stati interpellati anche i vecchi proprietari del cane maltrattato, i quali però hanno affermato di non sapere a chi fosse stata data la loro Trixie.
Le ferite riscontrate su di lei sono poi effettivamente compatibili con quelle di solito inferte nei combattimenti tra cani. Ai vecchi padroni si è risalito tramite il microchip impiantato nel quattrozampe. Se il personale di Happy Tails avesse prove sufficienti del fatto che Trixie fosse stata coinvolta in combattimenti organizzati di cani, la questione sarebbe indirizzata al servizio di polizia della RSPCA e del Queensland per le indagini.
Happy Tails ha pubblicato la storia di Trixie su Facebook lo scorso venerdì. Da allora è stata condivisa più di 8.800 volte, con migliaia di commenti di persone che condividono la loro rabbia per le sue ferite. La presidente Campanini ha detto che il racconto di Trixie dovrebbe servire da avvertimento per le persone che pensano di regalare gratuitamente animali indesiderati online. “Ci piace che le persone ci pensino davvero su come si deve prima ancora di dare via un animale. Non ci si dovrebbe limitare a postare un messaggio sul web senza accertarsi di dove l’animale finirà”.
La soluzione migliore in questi casi è rivolgersi ad un canile od un rifugio, dove i volontari si prendono cura di tutti gli animali ospitati e si prodigano per trovare loro delle nuove e felici sistemazioni. Per quanto riguarda Trixie, ora è in via di guarigione con una donna che si sta prendendo cura di lei. Ma si sta indagando per trovare coloro che gli hanno fatto questo.
A.P.
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