Dopo aver sfiorato la morte il cane Luno trova una via di fuga: il suo calvario termina finalmente e invita l’opinione pubblica a riflettere.
Dall’incipit della scorsa primavera il cane Luno è stato costretto a una separazione forzata dalla sua padroncina dopo essere giunto su suolo spagnolo. La ragazza aveva deciso di lasciare la sua terra natia, il Costa Rica, per trasferirsi a Madrid. Nel mentre la notizia del lungo calvario del piccolo esemplare dal pelo bianco aveva fatto il giro del mondo.
Termina il calvario del cane Luno: sfiora la morte ma trova una via di fuga – FOTO
Quando Luno è approdato in Spagna, per raggiungere la sua padroncina trasferitasi lì lo scorso 13 marzo, è stato trattenuto dalle autorità specializzate del posto poiché – in quel momento – risultava di non essere in possesso del regolare micro-chip che potesse permette a loro di verificare la completezza dei suoi vaccini ormai, contrariamente da quanto accade in Costa Rica, divenuti obbligatori su territorio europeo.
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Luno è rimasto per circa venti giorni all’interno della dogana aeroportuale della Capitale spagnola, visto che risultava impossibile – da parte del personale – stabilire se il quattro zampe avesse dapprima contratto la rabbia o fosse già divenuto immune ad essa, grazie ad una precedente somministrazione del vaccino. In seguito Luno è stato trasportato in un centro di accoglienza.
A mettere in crisi la padroncina, nel corso degli otto mesi successivi – in cui l’esemplare avrebbe continuato il suo periodo di quarantena – sarebbe stata la possibilità che il suo Luno potesse essere soppresso contro la sua volontà. A ipotizzare tale conclusione, in alternativa – a un rimpatrio in solitaria e dopo che la padroncina aveva sporto denuncia per riavere il suo piccolo – il Ministero dell’Agricoltura locale. La ragazza avrebbe risposto – in ultimis – ritirando la denuncia, avendo finito i risparmi a disposizione per continuare a stare vicino a Luno.
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Dopo tale decisione e il fermento delle associazioni animaliste locali, il pelosetto, trattenuto dalle autorità competenti fino a pochi giorni fa, è stato finalmente rilasciato per essere rimpatriato in Ecuador. Un trionfo soltanto parziale. Ma che ha permesso a Luno di sventare la morte, seppur – al contempo – non avendo la possibilità di riunirsi con la sua padroncina.
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L’episodio che ha attirato l’attenzione del PACMA e di Ageraa – intervenute per aiutare il pelosetto – sarebbero state in grado, nel frattempo, di minare la coscienza della gestione degli animali in Spagna sollecitando dei futuri provvedimenti a riguardo. Difatti, sul caso Luno, pare che sarebbe bastato semplicemente intervenire con una vaccinazione straordinaria per permettergli di riabbracciare la sua padroncina.