Il cane Luna adottato dalle Rsa. Un esempio perfetto di come i pelosetti possono contrastare e abbattere la sensazione di tristezza
L’arrivo della pandemia ha condizionato e cambiato le abitudini di vita degli italiani. Tra questi però, ha apportato un cambiamento notevole nella vita degli anziani nelle Rsa che hanno visto un aumento esponenziale della loro solitudine. Per tale motivo, è entrato in azione il comitato Cittadini di Firenze che sta attuando un interessante progetto insieme ai nostri amici animali.
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L’obiettivo dell’idea è altruista e gratificante perché pone al centro dell’iniziativa i cani scelti dai canili della Lida. Lo scopo primario è semplice, si tratta di prendere i quattro zampe dai suddetti canili proponendoli in modo gratuito alle residenze sanitarie assistenziali. Il progetto si focalizza su un fine davvero notevole che è quello di sostenere a livello emotivo le persone presenti all’interno delle strutture. L’operazione citata non fa parte delle attività della Pet Therapy ma viene considerato come una sorta di “affidamento” dei pelosetti agli anziani e al personale medico. In particolar modo, il Comitato, provvede ad ogni gesto rivolto alla cura dei quattro zampe come la sterilizzazione, le vaccinazioni e le relative spese mediche dell’animale.4
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I membri delle Rsa invece accolgono i cani per sollevare il morale degli ospiti, lavorando sul potenziamento del loro aspetto cognitivo che si rafforza attraverso una carezza o l’attività di gioco con il pelosetto. Il progetto ha ricevuto l’approvazione da parte della Rsa Giotto del borgo San Lorenzo che ha avuto come primo cane Luna uno splendido maremmano abruzzese di sei anni. Le caratteristiche della pelosetta sono state descritte Stefano Corbizi Presidente della Lida di Firenze che mette in risalto tutti i suoi punti distintivi: “Luna è una creatura in grado di alleviare il senso di solitudine. E’ dolce, rispettosa, mai aggressiva. L’Rsa dovrà occuparsi della pelosetta come di un nuovo membro della famiglia“.
Per quanto riguarda gli altri aspetti della sua educazione, i membri del comitato hanno riferito di aver preso in carico la fortificazione delle recinzioni insieme all’acquisto della cuccia e del cuscinone. Situazione diversa per quanto concerne i pasti dove si spiega che è necessario far mangiare la cucciola in maniera separata dagli altri perché gli ospiti potrebbero dargli di nascosto qualche snack insomma potrebbero proporgli qualche spuntino. Al di là di ciò, è bene tenere presente il grande ruolo che questi animali svolgono nella vita delle persone dentro le Rsa, la cui solitudine e tristezza sono aumentate con l’insorgere della pandemia. “La compagnia è fondamentale per le persone che vivono nelle Rsa. Per molti mesi è stato impossibile fare visita agli anziani a causa delle restrizioni e anche se purtroppo è necessaria, sta diventando insostenibile” ha commentato Simone Scavullo, presidente del comitato.
Dunque, è importante salvaguardare non solo il loro benessere fisico ma anche quello mentale, fondamentale per la loro serenità e felicità. I nostri amici a quattro zampe possono porre rimedio a questa sensazione di disagio.
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Benedicta Felice
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