Legato ad un filo spinato, cane abbandonato abbraccia il suo soccorritore

Un cane è stato abbandonato dalla sua famiglia e legato ad una recinzione di filo spinato. Quando è stato tratto in salvo, il pelosetto ha abbracciato il suo soccorritore in segno di gratitudine

Un cane è stato trovato legato accanto ad una rete di filo spinato nel comune di Luray, nello Stato della Virginia. Vincolato alla pericolosa recinzione, il cagnolino non aveva neanche la possibilità di cercare cibo ed acqua e rischiava costantemente di ferirsi gravemente nel tentativo di liberarsi.

Il suo spietato abbandono si sarebbe tramutato in una vera e propria condanna a morte se qualcuno non fosse giunto in tempo per salvarlo.

Soccorritore salva un cane legato ad un filo spinato, l’animaletto lo abbraccia in segno di riconoscenza

Lo scorso lunedì 22 novembre l’ufficio dello Sceriffo della Contea di Page ha ricevuto una segnalazione in merito ad un animale abbandonato accanto ad una recinzione.

Una squadra di agenti si è prontamente recata sul luogo indicato, scoprendo che un cane femmina era stato legato ad una rete di filo spinato mediante una spessa catena.
Il quattro zampe non poteva compiere il minimo movimento senza rischiare di ferirsi seriamente.

Liberare il simil Husky in sicurezza non era un’operazione semplice, così le forze dell’ordine hanno contattato i funzionari di Animal Control Services per richiedere il loro intervento.

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Dopo alcuni tentativi, gli agenti sono riusciti nel compito senza intoppi. Una volta tratto in salvo, il cagnolino ha abbracciato il soccorritore che lo aveva liberato in segno di gratitudine. Il dolce gesto ha commosso l’agente e ha intenerito il cuore di tutti i presenti.

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L’orribile abbandono della cagnolina ha destato la rabbia dei suoi salvatori e non solo.
L’episodio è stato raccontato sui canali social ufficiali dell’Ufficio dello Sceriffo della contea di Page, scatenando l’indignazione delle persone.

In molti hanno mostrato empatia verso la cagnolina per la traumatica esperienza vissuta, immaginando il terrore che ha provato mentre i suoi ex proprietari bloccavano la catena alla recinzione con un lucchetto e la disperazione che l’assaliva mentre cercava di liberarsi da quella trappola, evitando di ferirsi.

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Le indagini per individuare i responsabili sono ancora in corso. Ci auguriamo che chi abbia commesso questo crudele gesto paghi per le sue azioni.

Antonio Pinto