Un essere spregevole ha crudelmente abbandonato un cane, legandolo con il guinzaglio ad una panchina e con accanto una busta con tutte le sue cose
E’ triste e doloroso solo immaginare come si sia sentito disorientato e spaventato questo povero quattro zampe dopo essere stato tradito dal proprio umano.
Probabilmente gli è stato fatto credere che sarebbe andato fuori, a fare una delle sue belle e salutari passeggiate, approfittando anche della bella giornata di sole, invece quella che sembrava una comunissima passeggiata si è trasformata in un orribile incubo.
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Legato ad una panchina con le sue cose, il crudele abbandono di un cane
Il cane è stato abbandonato a Huntington Beach, in California, vincolandolo ad una panchina mediante il guinzaglio e con affianco una busta contenente tutte le sue cose.
Il povero Fido è stato ritrovato mercoledì, 2 settembre, ma si suppone che sia stato lasciato lì da solo, per l’intera notte, per poi essere scoperto solo la mattina seguente.
I soccorritori che hanno individuato il cucciolo hanno girato un filmato, per mostrare la crudeltà senza limiti alla quale riescono ad arrivare alcuni esseri immondi.
Il cagnolino mostra uno sguardo palesemente spaesato e triste, di chi magari spera ancora che chi lo abbia lasciato lì, possa tornare a riprenderselo.
Nella borsa lasciata accanto a lui, oltre ai suoi oggetti, vi era anche un biglietto in cui il proprietario spiegava che “non poteva più prendersi cura del cane”, come se questa spiegazione lo autorizzasse o lo giustificasse a compiere un gesto così orribile.
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Il cane, il sui nome è Tiger, ha due anni e ora si trova presso un’organizzazione di salvataggio animali, la Saving Riverside Shelter Dogs. Poiché il quattro zampe è dotato di microchip, verrà tenuto al rifugio il tempo utile per effettuare le dovute verifiche.
Nel frattempo l’organizzazione è in cerca di nuovo padrone, disposto a prendersi cura del piccolo e a dargli tutto l’amore e attenzioni necessarie a far superare al povero cagnolino questo tremendo trauma, lasciando una “raccomandazione” sulla propria pagina Facebook: “Per favore non contattare il rifugio a meno che tu non sia la persona giusta a prendersi cura di questo cucciolo. Tiger ha già sofferto troppo.”
M. L.