Provato dalla vita nel rifugio, un tenero cagnolino lecca le pareti del suo box per dare sfogo al suo nervosismo
Molte volte abbiamo raccontato storie di cani salvati, riportando lo straordinario lavoro compiuto dai volontari dei rifugi. Grazie al lodevole operato di questi eroi senza mantello, molti animali maltrattati, abbandonati o dimenticati dagli umani hanno ricevuto l’aiuto di cui avevano bisogno e in cui, forse, non speravano più.
Molti di loro hanno accolto con gioia l’intervento dei loro salvatori, altri invece hanno reagito con diffidenza, traumatizzati dalle loro passate esperienze. In questi casi, lo staff dei canili ha dovuto fare uno sforzo in più per guadagnare la loro fiducia e aspettare che l’animaletto si lasciasse avvicinare.
Alcuni cani recuperati hanno avuto un trascorso così difficile, che la sicurezza di avere un luogo al chiuso che li protegga dal freddo, che li ripari dal sole e dalla pioggia e la certezza di aver cibo e acqua ogni giorno, oltre a ricevere attenzioni da persone amorevoli, è sufficiente per ridargli il sorriso e guardare al loro futuro con ottimismo.
Ma quello che ogni cagnolino desidera è solo riceve amore e avere una casa e una famiglia tutta sua. La sua cuccia, la sua ciotola, il suo collare, un mondo tutto suo in cui possa avere i suoi spazi e le sue abitudini.
Per questo le organizzazioni di salvataggio di animali cercano di trovare ad ogni cucciolone che arriva nelle loro strutture i proprietari adatti a lui. Perché, sebbene i rifugi siano una realtà straordinaria, non dovrebbero essere il luogo in cui un cane debba trascorrere la sua intera vita.
Alcuni cani salvati, infatti, fanno più fatica ad adeguarsi alla vita all’interno dei rifugi. Questi pelosetti spesso si mostrano inquieti e stressati dal dover stare chiusi in box, magari troppo stretti per loro. Trovano difficile convivere con altri cuccioli, sentire gli altri cani abbaiare insistentemente. Si sentono soli, incompresi e tristi.
Ed è esattamente quello che sta capitando a Reilly, un cagnolino salvato dalla Pima Animal Care Center. Il cucciolone, un incrocio di Pit Bull Terrier di circa due anni, è stato recuperato e condotto al rifugio lo scorso ottobre.
Da allora, il Fido non si è mai abituato alla sua nuova routine nel canile e ha iniziato a scaricare il suo nervosismo leccando le pareti del suo box.
Nel disperato tentativo di aiutarlo, i volontari dell’organizzazione hanno condiviso sulla propria pagina Facebook un video, al fine di mostrare quanto sia difficile per lui vivere nel rifugio. Lo staff ha scritto anche un appello per aiutare il povero quattro zampe a trovare ciò di cui ha estremamente bisogno: una nuova casa.
Le immagini toccanti sono ardue da guardare per chi ama gli animali e riesce ad empatizzare con la loro sofferenza.
Speriamo che presto questo cucciolo riesca a toccare il cuore di qualcuno che gli doni la vita che ha sempre desiderato e non ha ancora avuto.
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