I proprietari di casa le dicono di no all’arrivo del suo cane guida, ma la città in cui abita la giovane non vedente si mobilita per aiutarla a far valere i suoi diritti.
Una ragazza non vedente aveva finalmente ricevuto una buona notizia, tanto attesa, sul suo cane guida prossimamente in arrivo, quando i suoi proprietari di casa si sono rifiutati di darle il loro sostegno. Dopo essersi confrontata con un “no” piuttosto deciso sull’argomento, riguardante il rinnovo del suo contratto di locazione qualora avesse scelto di accogliere il fido assegnatole in assistenza, la giovane – laureata al Dams e che vive attualmente a Bologna – ha ricevuto un importante supporto da parte di moltissime persone.
Proprietari dicono di no al suo cane guida: la città si mobilita per la giovane non vedente
In primis, a contattare la ragazza, sarebbero intervenuti la sindaca della città e il ministro per le Disabilità, informandola che le istituzioni avevano ricevuto la segnalazione sullo spiacevole accaduto e che avrebbero fatto tutto il possibile perché simili episodi non si verifichino ancora.
L’importanza che rappresentano questi preziosi animali nella vita di una persona non vedente o soggetta a altre disabilità, oltre a essere denotazione del buon senso di ciascuno di noi, sono innanzitutto vantaggi previsti dalla legge, e per tal ragione – la città dell’Emilia Romagna – avrebbe deciso di sostenere attivamente la ragazza nelle sue pratiche difficoltà emerse nell’assistere al disfacimento pratico di tali vantaggi.
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La mobilitazione in favore della giovane si è espansa a macchia d’olio anche grazie all’intervento di alcuni abitanti della città, impegnatesi a trovare – assieme a lei – una soluzione al problema il più presto possibile. La ragazza inoltre, quando il suo pelosetto sarà arrivato a destinazione, verrà invitata a presiedere al Ministero.
Nel frattempo, in attesa della prossima Giornata Nazionale del Cane Guida, la giovane è alle prese con la ricerca di una nuova casa in cui potersi trasferire. Ma anche tale impresa, almeno finora, non si sarebbe rivelata tanto più semplice del superamento del suo primo ostacolo.
Impossibilitata a proseguire con il rinnovo del precedente contratto, la giovane ha dovuto confrontarsi con altri rifiuti relativi alla prima abitazione: ai cani non è permesso l’accesso nell’appartamento.
La ragazza, il cui contratto risultava in scadenza a settembre 2023, avrebbe voluto informare con anticipo i proprietari di casa dell’arrivo del suo fido nel mese di maggio. Ma il “no” ad acconsentire a quello che sarebbe un suo diritto è stato messo a confronto con una clausola, già inserita nel suo contratto di locazione, e che non prevedeva la presenza di animali in casa. Ma, alt: questo non è il caso di un fido da compagnia. Insomma, una contraddizione troppo forte rispetto a quelle che dovrebbero essere di regola i vantaggi, dati per legge, nel ricevere un “nuovo amico“.