Il grande cane George ha anche un “gran cuore”: aiuta la bimba a convivere con la sua malattia e permettendole quel che prima era impossibile.
George è un pelosetto di grande taglia ma anche dal “grande cuore“. Il suo sostegno ad una bambina che, dall’età di dieci anni, convive con la Sindrome di Morquio, è stato in grado di permetterle di realizzare un desiderio di fondamentale importanza: quello di continuare a camminare. Mentre la diagnosi dei medici aveva confermato, nella piccola, uno sviluppo osseo anomalo provocato da una “rara malattia genetica“, che avrebbe impedito il regolare svolgimento delle sue attività quotidiane in autonomia: George avrebbe – nel mentre – studiato il modo più efficace per consentire al tempo fisico della piccola di rallentare.
La speciale compagnia del quattro zampe ha permesso un di frenare un cambiamento radicale nelle abitudini della bambina originaria del Massachusetts, negli Stati Uniti. La bimba, al momento della diagnosi, avrebbe già avuto bisogno di ricorrere all’utilizzo di stampelle e sedia a rotelle.
Può un fido far visita al suo padroncino malato? A tal proposito legge italiana ha chiarito quali sono le giuste premesse sull’ingresso dei nostri amici a quattro zampe in ospedale.
Eppure, grazie al supporto del suo amico George: la piccola ha potuto affidarsi a lui continuando a muoversi – seppur con molti sforzi e in maniera graduale – in perfetta autonomia.
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L’attività che il dolcissimo Alano svolge per la bambina è stata considerata da molti come un perfetto esempio, seppur non espressamente dichiarato, di cane da terapia.
In caso di particolari necessità un umano si sentirà più emotivamente al sicuro se al proprio fianco avrà un quattro zampe a lui complementare. È anche per questa ragione che la redazione ha elencato una serie di razze di cani: tra le più intelligenti sul pianeta.
In alcune breve clip condivise sul profilo Instagram in cui si può assistere ad alcune delle più emozionanti avventure di George e della sua amica del cuore, si evince anche la profonda complicità venutasi a creare tra loro nel corso del tempo. È stato un processo doloroso, ha raccontato la bimba in una lunga lettera su IG, spiegando come il suo sia “un disturbo progressivo” e abbia dovuto interfacciassi con 19 interventi chirurgici per attenuare i dolori alle articolazioni e continuare a muoversi lentamente.
Nel mentre George, tra le infusioni settimanali, è il suo sostegno più grande. Il fido l’aiuta a salire le scale, a muoversi autonomamente, ed è quindi letteralmente “il suo equilibrio“.
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