Dopo l’aggressione fatale a un giornalista che stava svolgendo il suo lavoro il suo cane continua ancora ad aspettarlo fuori da casa.
Durante un ultimo sopralluogo della Polizia, nell’appartamento dove si sarebbe svolta una delle più recenti e sempre più numerose aggressioni ai coraggiosi professionisti attivi nel settore dell’informazione, le autorità competenti hanno scoperto un dettaglio oltremodo inatteso riguardo alla raccapricciante vicenda. Nei giorni scorsi un altro giornalista è stato assassinato in Messico. Quando gli agenti si sono recati sul luogo del delitto hanno scoperto – oltre ad alcuni indizi che ora potrebbero incastrare il colpevole – anche un povero fido rimasto fino a quel momento sull’uscio.
Giornalista assassinato mentre faceva il suo lavoro: il suo cane continua ad aspettare che lui torni
Secondo le ricostruzioni finora avanzate dagli agenti e dalla scientifica si è potuto affermare che il cane rimasto lì – fino a quel momento – abitasse assieme alla vittima dell’omicidio. Il fido – dopo il delitto – avrebbe continuato ad attendere inconsapevolmente il suo migliore amico umano davanti alla loro abitazione.
Il triste accaduto è stato raccontato dalla stampa del posto tramite un servizio televisivo trasmesso dalle emittenti locali e, in seguito, anche su YouTube dalla pagina di @Reuters.
Dalle interviste degli abitanti e dai resoconti degli agenti sembra che la realtà messicana sia una delle più preoccupanti sul fronte degli attentati e delle aggressioni riservate ai giornalisti che tentano di smascherare la criminalità organizzata che agisce indisturbata all’interno e all’esterno dei confini nazionali.
Nei giorni scorsi, inoltre, sembra che anche un secondo giornalista – un uomo di 47 anni – sarebbe riuscito a sventare un attacco furtivo – sempre all’interno della sua abitazione – da parte di un malintenzionato. Il killer avrebbe avuto dei problemi ad azionare l’arma che e l’uomo sarebbe riuscito a fuggire anche grazie all’aiuto del suo cane.
Così come è accaduto nella realtà, e poi nella finzione, grazie a quanto raccontato tramite l’indimenticabile pellicola cinematografica di “Hachiko“, una lezione di umanità è riuscita ad andare oltre la terribile violenza che continua quotidianamente a manifestarsi sotto gli occhi degli abitanti del Messico per quel che riguarda i giornalisti del posto.
Ovvero non importa cosa accada nella vita il cane aspetterà sempre il suo umano, anche quando quest’ultimo non potrà più tornare da lui perché volato sul ponte arcobaleno.