Un cane clonato dopo la sua morte. E’ accaduto ad una coppia inglese, Laura e Richard, che si sono rivolti ad un laboratorio sudcoreano di clonazione – già trattato da noi in precedenza – per poter riavere il loro cane, Dylan, che era appena morto. Una storia che ha fatto discutere molto, sia per la pratica della clonazione, che da più parti non è ben vista, sia anche per la cifra pagata: ben 100mila dollari. Inoltre è la prima volta che un animale viene clonato a 12 giorni dalla sua morte, il limite precedente era fissato a otto. Il nuovo cucciolo, che ha il patrimonio genetico identico a quello di Dylan, è stato chiamato Chance. La sua padrona Laura, quando ha preso il nuovo cagnolino, ha dichiarato al ‘Guardian’: “Non è facile realizzare che questo cucciolo abbia lo stesso DNA di Dylan. E’ abbastanza scioccante, ma allo stesso tempo mi dico che è come se fosse suo figlio. Ho vissuto con Dylan fin da quando era un cucciolo. L’ho allevato come un figlio… Era mio figlio, il mio bambino, la mia vita”.
La clonazione, comunque, resta una pratica molto controversa, sia a livello etico che sociale di notevole importanza. Inoltre le tecnologie che portano a sviluppare le tecniche di clonazione prevedono dolore e sofferenza, con tasso di riuscita molto basso e un’alta mortalità.
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