Un secondo trauma ha messo a dura prova Chips, già vittima di un passato difficile: quel che il cane prova si evince dal suo sguardo.
L’illusione di poter assistere finalmente al giusto modo per Chips di coltivare la sua felicità è durata soltanto poche ore. Chips era rimasto solo già per parcheggio tempo nella sua vita precedente all’arrivo in rifugio e un secondo abbandono era tutto ciò di cui non aveva bisogno. Chips è un amichevole ma infinitamente triste mix di Beagle di 4 anni. Il fido ha già subito traumi in passato. Si tratta di un momento sicuramente difficile della sua vita ma di cui non sappiamo molto. Eppure basta osservare il suo sguardo e i suoi comportamenti per comprendere – grazie a un occhio esperto – quale sia la principale natura della sua sofferenza.
La protratta tristezza di Chips non ha potuto fare a meno di contagiare ciascuno dei volontari dell’associazione no-profit “I Canuzzi di Marzia e Maria Onlus”. La squadra di volontari lo ha tirato fuori dal canile di Palermo nel mese di maggio e ha deciso di portare avanti la missione che presuppone che Chips riesca a trovare la persona giusta che sappia ascoltare le sue difficoltà trasformandole in un un punto di forza.
“Ci eravamo illuse di aver trovato la famiglia giusta per lui“, spiegano le volontarie in un ultimo post dedicato a Chips sulla loro pagina Facebook. Era il 10 settembre quando – dopo soli 2 giorni dall’adozione – il Beagle dalla “dolcezza e bontà incredibili” è stato riportato indietro dalla sua pseudo-nuova famiglia. Pur essendo disponibili ad accettare che si possa cambiare idea, le volontarie hanno inevitabilmente doversi confrontare con la reazione di Chips al nuovo abbandono. Chips non capiva perché si trovasse nuovamente nel recito del rifugio e non avrebbe mai smesso di ululare da quando ha fatto rientro.
Dopo aver contribuito a protrarre nuovamente una dolorosa illusione nell’animo di Chips, quella che sarebbe dovuta divenire la sua nuova famiglia, ha scelto di abbandonarlo forse non dando peso alla sua delicata situazione emotiva. “Ora ne abbiamo la prova assoluta“, hanno spiegato i volontari osservando la disperazione di Chips e avvertendo il proprio cuore andare in frantumi: “soffre terribilmente il distacco da chi diventa il suo punto di riferimento“, pertanto ha molta difficoltà ha rimanere da solo. Non bastano dei preziosi giochi per cani che lo possano distrarre dal suo malessere. Chips ha necessità di incontrare di una persona paziente, che abbia del “tempo da dedicargli” e che sappia – eventualmente grazie anche all’aiuto di un comportamentista – impegnarsi ad abituarlo a rimanere solo rispettando i suoi tempi.
Chips prossimamente verrà trasferito in Nord Italia. È un cane sano, già castrato e vaccinato, nonché bravissimo al guinzaglio. L’unica difficoltà che Chips presenta – al di là del timore della solitudine – è quella di gestire il suo rapporto con i gatti, con il quale risulta essere del tutto incompatibile.
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