Cane che abbaia, condannato a 4 anni di ‘reclusione’ – FOTO

Cane che abbaia, condannato a 4 anni di ‘reclusione’ – FOTO

cane che abbaia
Il cane che abbaia si chiama Medo. Ora finalmente la sua situazione è cambiata

Un cane che abbaia troppo e che non fa altro che seguire il proprio istinto era stato condannato nel 2015 a restare chiuso in casa. Poi la svolta.

A volte il comportamento degli uomini assume dei risvolti che vanno ben al di là dell’assurdo, quando si tratta di relazionarsi con gli animali. Per questo motivo succede anche che un cane che abbaia troppo debba passare ben quattro anni di costrizioni e di limitazioni alla sua libertà. E tutto perché quello che è il suo istinto naturale dà fastidio a qualcuno. La vicenda di Medo sta facendo parlare da un bel pò di tempo e la sua storia è diventata di dominio pubblico in praticamente tutto il mondo, grazie ai social network.

Questo bel cucciolone vive in Croazia con il suo padrone, ma ormai dal 2015 è costretto a restarsene chiuso in casa. In pratica è stato condannato agli ‘arresti domiciliari’, in seguito ad una disposizione del giudice che aveva accolto l’istanza di certi vicini di casa. Quest’ultimi si erano lamentati per il latrato di Medo, soprattutto nelle ore notturne. Per cui era stato ordinato ai suoi proprietari di non lasciarlo all’aperto durante la notte ma di tenerlo chiuso in casa.

Cane che abbaia, la stessa cosa è successa in Italia

Questa condanna aveva dato vita ad un acceso dibattito sul web, perché questa decisione era apparsa ingiusta e poco rispettosa dei diritti di Medo. Il ‘cane che abbaia troppo’ ha dovuto vivere per tutto questo tempo così. Ci è voluta un’altra sentenza per ristabilire la giustizia.

Nel 2015 una vicina di casa di Anton Simunovic, il proprietario di Medo, aveva presentato una denuncia affermando di aver contratto dei problemi psichiatrici a causa del suo verso troppo rumoroso, che a suo dire non le consentiva di dormire. In seguito ad una misurazione del grado di decibel prodotto dall’animale, un primo giudice aveva deciso che il quattrozampe sarebbe dovuto rimanere recluso dalle 8:00 della sera fino alle 8:00 del mattino seguente in casa, per tutti i giorni.

Alla fine però nella sentenza di appello questo provvedimento è stato annullato. E si è scoperto che i problemi di natura psichica denunciati dalla vicina di casa erano ben più vecchi e risalivano a circa 20 anni fa. Questa storia ha ricordato molto da vicino quella di Miro, un altro cane che abbaia troppo. E la cui storia si è svolta pochi mesi fa dalle nostre parti. Ma eventi come questo possono dare adito a scontri spiacevoli tra vicini e non solo. A volte i risvolti possono essere pure ben più drammatici.

A.P.

 

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