Cane cade dalla terrazza al quarto piano di un palazzo

Cane cade dalla terrazza al quarto piano di un palazzo

Cane cade dalla terrazza: era stato lasciato solo dalla padrona. Torna, l’incubo e il pericolo dei 4 zampe lasciati sui balconi

cane cade terrazza

Una tragedia annunciata, una morte che poteva essere evitata. L’incidente verificatosi a Genzano, comune nella provincia di Roma, riporta in primo piano la sicurezza dei nostri animali quando vengono lasciati soli. A farne le spese, un cagnolino meticcio di piccola taglia precipitato dalla terrazza del 4° piano di una palazzina. L’esemplare è caduto sul marciapiede davanti agli occhi inorriditi di alcuni passanti. Vano, il tentativo di rianimarlo e di salvarlo, da parte del dottore, responsabile di una farmacia vicina al luogo del dramma.

Il cagnolino, purtroppo, è morto sul colpo nell’impatto. Non c’è stato nient’altro da fare che segnalare l’accaduto alla polizia locale che ha richiesto l’intervento del veterinario della Asl che ha accertato il decesso del cane, provvedendo al recupero della carcassa.

Sul caso sono state avviate le indagini da parte delle autorità locali dopo la denuncia penale presentata da una giovane residente per omessa custodia del cane.

Secondo quanto ricostruito, il cagnolino sarebbe passato da una porta lasciata aperta e dopo essere salito da una scala si è affacciato in un punto della terrazza privo di parapetto, cadendo da una trentina di metri nel vuoto.

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Cane sul balcone e terrazza

cane lasciato in balcone

Una tragica fatalità, un dramma che forse poteva essere evitato. In diverse occasioni, è stato ribadito il pericolo dei balconi, terrazze e finestre quando in una casa vi sono degli animali.

Le dinamiche sono sempre le stesse. Numerosi i casi di cronaca in cui cani, lasciati in balcone, sono caduti accidentalmente perché le inferiate e l’altezza del parapetto non erano stati messi in sicurezza e a prova di animale. In altre circostanze, cani lasciati soli per troppe ore o addirittura per diversi giorni, sotto al sole o alle intemperie, senza una copertura, in terrazza o in balcone, si sono volutamente lanciati dal balcone, in cerca di aiuto.

E’ dovere del proprietario mettere in sicurezza l’animale non solo in base alla legge per cui penalmente si potrebbe trattare di reato di maltrattamento di animali o di omessa custodia. In base all’Art. 727, non solo è reato abbandonare, maltrattare o uccidere un animale. Così come ha ricordato la Corte Costituzionale, in diverse sentenze, si configura il reato anche quando non viene garantito e tutelato il benessere dell’animale, per cui “le condizioni dell’ambiente di detenzione possono essere fonte di gravi sofferenze per l’animale, quando sono incompatibili con la sua natura”.

Nella fattispecie, è possibile anche applicare l’omessa custodia così come stabilito da una sentenza della Cassazione, n. 19694 del 2 ottobre 2015, per cui il proprietario di un cane deve applicare tutte le misure necessarie richieste dalla prudenza, per evitare anche pericoli di fuga dell’animale. Il proprietario deve assicurarsi che il luogo sia idoneo a tutelare l’animale da qualsiasi possibilità di fuga.

Le associazioni hanno più volte ricordato come mettere in sicurezza un balcone e una terrazza e quali siano i parametri per tutelare il benessere dell’animale. In primo luogo, l’animale non può essere solo confinato all’esterno ma dovrà sempre avere un accesso alla casa per garantire il suo benessere psicofisico.

Il balcone deve essere spazioso, di almeno 7 mq, con zone d’ombra, con una cuccia dove riposare e acqua a disposizione. L’animale non dovrebbe essere sempre lasciato in balcone, per cui vi potrebbero essere estremi di maltrattamento.

Ecco perché, le associazioni animaliste hanno sempre raccomandato di lasciare un piccolo accesso all’abitazione, consentendo al cane di entrare e uscire dal balcone, invitando i cittadini a segnalare casi in cui quando un cane viene lasciato troppo tempo in balcone e inizia a dare segnali di disagio e di abbandono. Tanto più se il padrone è assente per troppo tempo. E’ possibile chiamare i carabinieri, polizia municipale o guardie zoofile in quanto un cane inoltre non può resistere più di 4 ore sotto al sole.

 

C.D.

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