Tanti casi letali a Montesarchio nelle ultime settimane: ci sono stati diversi decessi i quattrozampe, l’ultimo episodio di cane avvelenato è recentissimo.
La Lega Nazionale Difesa del Cane lancia un allarme preoccupante. A Montesarchio, in provincia di Benevento, ci sono stati diversi episodi relativi a dei cani avvelenati. Una pratica purtroppo spesso messa in atto per sbarazzarsi degli animali per i più disparati motivi. E spesso le stesse motivazioni sono da ricercare in dei gesti intimidatorio per il ‘divertimento’ di maniaci che non hanno rispetto per la vita di poveri esseri indifesi. Come a Montesarchio, anche in altre zone d’Italia si sono verificate delle situazioni simili di cani avvelenati, da nord a sud. Nel solo mese di marzo ci sono stati ben 7 quattrozampe vittime di bocconi intrisi di sostanze nocive. Quel che preoccupa però è che non si trattava di randagi ma di animali di proprietà.
Tutti loro vivevano serenamente con le rispettive famiglie, ed in condizioni da non poter nuocere o dare fastidio a nessuno. La LNDC ed i Carabinieri Forestali hanno dato la conferma circa il fatto che in tutte queste circostanze si è trattato di avvelenamento. Infatti tutto ciò è stato confermato dall’esito dei vari esami autoptici svolti sui corpi degli sfortunati animali. In seguito a ciò, è partita anche una ricerca a tappeto sull’intero territorio del comune di Montesarchio. L’obiettivo è stato quello di scovare eventuali esche o bocconi avvelenati, che potenzialmente avrebbero potuto fare altre vittime. L’ultima vita spezzata da questa follia è stata quella di una cagnetta incinta, lei si randagia.
Si è fatta sentire in proposito Piera Rosati, la presidente della Lega Nazionale Difesa del Cane. La Rosati è sempre in prima linea quando si tratta di difendere i quattrozampe (ma anche altri animali) dall’azione scellerata dell’uomo. La stessa si è rivolta al sindaco di Montesarchio ed alla ASL di Benevento, dicendosi “estremamente preoccupata per questa escalation inerente così tanti cani avvelenati sull’intero comune sannita. L’intervento di Carabinieri Forestali ed altri enti è ottimo, ma occorre fare di più”. La Rosati sollecita l’attuazione di indagini accurate. “Bisogna scovare i maniaci che hanno fatto questo anche per salvaguardare l’incolumità delle persone. E non solo quella degli animali finiti nel bersaglio dei folli. Infatti da anni è conclamata la correlazione tra chi uccide gli stessi animali e chi finisce anche col fare del male alla gente”.
A.P.
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