Sconcertante quanto avvenuto a un povero cane anziano, rinvenuto in fin di vita da alcuni volontari in un parco di Somma Lombardo, nel varesotto. L’animale stava malissimo: non riusciva a muoversi e aveva la lingua e la bocca mangiati dalle larve. Portato dal veterinario, ci si è resi conto che stava soffrendo e gli è per questo stata praticata un’iniezione per sopprimerlo.
Da quanto si è scoperto, sono stati gli stessi proprietari del cane a gettarlo dal balcone, pur di non pagare l’eutanasia. Il cane non sarebbe però morto ed è così stato portato nel parco e abbandonato agonizzante. Sull’animale verrà effettuata l’autopsia per confermare queste ipotesi. Decisive si sono rivelate nel frattempo alcune testimonianze.
Minaccia conseguenze legali Piera Rosati, Presidente della LNDC: “Stiamo provvedendo a presentare la denuncia per fare chiarezza e fare in modo che chi ha compiuto questo gesto tanto vile quanto crudele sia messo di fronte alle proprie responsabilità. Il nostro obiettivo è dare giustizia a un povero animale che è stato ucciso tra atroci sofferenze”.
L’esponente animalista ha proseguito: “Tra l’altro, da quanto ci è stato riferito, la famiglia in questione era da tempo seguita dai servizi sociali. A tal proposito ho scritto una lettera al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, affinché solleciti una maggiore attenzione agli animali delle famiglie in difficoltà da parte degli assistenti sociali”.
Piera Rosati ha denunciato: “Purtroppo attualmente le situazioni di degrado o disagio che coinvolgono animali – a tutti gli effetti membri del nucleo familiare – vengono segnalate solo quando è troppo tardi. Se gli assistenti sociali coinvolgessero maggiormente le tante associazioni animaliste riconosciute e operanti sul territorio si potrebbero risolvere per tempo tanti problemi e prevenire azioni come questa”.
La situazione di disagio non è comunque da considerare una scusante, visto quanto accaduto al povero animale fatto morire senza pietà, tra atroci sofferenze. Per questa ragione, LNDC auspica che l’eventuale procedimento penale a carico dei responsabili si concluda con una condanna esemplare.
Nei giorni scorsi abbiamo denunciato un episodio avvenuto ad Alba Adriatica, dove un cucciolo è stato lanciato dal balcone dal suo proprietario dopo una lite con un altro condomino. Il cagnolino è stato immediatamente soccorso, ma è morto poco dopo essere arrivato dal veterinario. L’episodio è avvenuto in una palazzina che si affaccia sulla statale 16.
Da Torino arrivava un nuovo grave episodio: un uomo di 47 anni, di nazionalità marocchina, dopo aver picchiato i suoi due cagnolini, li ha anche gettati dalla finestra di casa.
L’episodio è avvenuto in strada del Melsino, domenica all’ora di pranzo, ma per fortuna gli animali sono stati lanciati soltanto dal piano rialzato dello stabile. Sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma dei carabinieri del nucleo radiomobile, chiamati dai vicini di casa.
In precedenza, vi avevamo parlato di un giovane di 31 anni di Pozzuoli che aveva iniziato a prendere a calci e a picchiare brutalmente il proprio cane, arrivando a percuoterlo in balcone con il bastone di una scopa, davanti ad una folla di un quarantina di persone che sentendo i lamenti del povero animale, si erano radunate per strada, cercando con le urla di fermare il ragazzo.
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