Un cane adottato dal rifugio è stato riportato indietro dai suoi padroni dopo tre ore. A distanza di pochi giorni, il Fido ha rivissuto di nuovo la scioccante esperienza
Le decisioni prese con troppa superficialità possono avere ripercussioni terribili, e troppo spesso non si fanno i conti con il dolore che prova chi è costretto a pagarne le conseguenze.
Ce lo insegna la storia di Krasus, un quattro zampe che ha vissuto la stessa triste esperienza per ben due volte a distanza di pochi giorni.
Il cagnolino di due anni era ospite della Lee County Domestic Animal Services, un rifugio in Florida. I membri dello staff erano riusciti a trovare una famiglia interessata a lui o almeno così credevano.
Infatti, solo tre ore dopo la sua adozione, il cane è stato riportato al rifugio dai suoi proprietari. Un’esperienza traumatica per il povero pelosetto che non aspettava altro che trovare la sua casa per sempre. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
A distanza di pochi giorni dal terribile episodio, il cane è stato adottato di nuovo.
I volontari erano convinti che fosse la volta buona e che il lieto fine che Krasus meritava, dopo l’enorme delusione, fosse finalmente giunto. Purtroppo, i fatti li hanno smentiti.
Il cagnolino è stato di nuovo riconsegnato al rifugio con l’ennesima inconsistente motivazione.
La vicenda triste e a tratti assurda di Krasus ha lasciato i volontari di Lee County Domestic Animal Services senza parole e nello sconforto più totale.
L’associazione ha raccontato, sul proprio profilo social, la terribile esperienza vissuta dal povero quattro zampe.
Il tenero cagnolino di due anni non ha avuto tregua dal suo dolore: di fatto è stato riportato al rifugio per due volte in soli pochi giorni con motivazioni disarmanti.
La prima volta il cane è stato adottato e riportato al rifugio dopo solo tre ore. I suoi adottanti hanno avanzato perplessità sul trattamento per la filaria che l’animaletto stava seguendo e hanno dichiarato che il Fido non era molto affettuoso.
Le affermazioni dei “temporanei padroni” di Krasus hanno sorpreso i volontari, dato che le cure per la patologia del cagnolino vengono finanziate dall’associazione e che tre ore non sono un tempo sufficiente per valutare l’indole di un pelosetto.
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Lo staff del rifugio si è così rimesso all’opera per trovare una famiglia al piccolo quattro zampe, ma anche stavolta Krasus è rimasto vittima di una decisione presa troppo alla leggera.
Pochi giorni dopo la sua adozione, il cane è stato riconsegnato al rifugio perché un membro della sua nuova famiglia lo riteneva “troppo grande”.
Dopo tale episodio, l’associazione ha pubblicato un post sui social per sensibilizzare le persone sulle gravi conseguenze che possono avere le decisioni avventate.
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Adottare un animale è una responsabilità e un impegno, non un passatempo. E gli animali sono esseri viventi con un’anima e dei sentimenti, non oggetti di cui appropriarsi e liberarsi quando se ne ha voglia.
Per fortuna il post che fungeva da monito ha avuto anche un altro risvolto inatteso: Krasus è stato adottato e stavolta il Fido ha trovato la famiglia giusta per lui.
Antonio Pinto
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