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Cane abbandonato non può smettere di piangere: lo trovano da solo e in lacrime

Un cane abbandonato e legato a bordo di un pick-up non riesce a smettere di piangere: dei passanti lo trovano da solo in lacrime.

Il cane abbandonato (Facebook Saving Carson Shelter Dogs – Amoreaquattrozampe.it)

Un Golden Retriever in lacrime, legato a un pick-up di colore rosso con una corda, ha attirato l’attenzione di un passante che si è avvicinato a lui per comprendere le ragioni del suo malessere. Con il passare del tempo l’uomo ha appurato che le sue iniziali supposizioni alle condizioni del cane fossero giuste e ha compreso che il cane fosse stato abbandonato lì da qualcuno che non aveva più intenzione di prendersene cura. Il Golden Retriever, avendo anch’esso compreso di essere lasciato senza una protezione e senza affetti, non smetteva di piangere.

Cane abbandonato non può smettere di piangere: trovano il Golden Retriever da solo tra le lacrime

La tristezza del cane era direttamente proporzionale alla sua magrezza. Con alte probabilità le sue condizioni non sarebbero state delle migliori anche in compagnia del suo precedente proprietario. In quel momento l’uomo ha deciso di segnalare la presenza del cane alle autorità competenti. Il ritrovamento del povero Golden è avvenuto nei pressi di Torrance, una nota località turistica e balneare della California.

Il Golden Retriever in lacrime (Facebook Saving Carson Shelter Dogs – Amoreaquattrozampe.it)

Al triste Golden Retriever abbandonato in un parcheggio, oltre alla visibile magrezza, mancava anche una parte di pelo. I suoi occhi esprimevano molto della sofferenza vissuta dal pelosetto in prima persona, che sperava in un’anima buona che potesse riuscire a salvarlo.

Eppure, come hanno raccontato le persone incaricatesi di aiutare il Golden poco dopo il suo ritrovamento, il cagnolino mostrava di avere un’energia forgiata da una straordinaria dolcezza. Dopo la condivisione del filmato che raccontava la disavventura del Golden, l’immagine del cane è stata condivisa migliaia di volte su Facebook per promuovere la sua adozione. Nel frattempo il passante ha asciugato le sue lacrime e lo ha tranquillizzato, consegnandole nelle mani dei volontari del temporaneo rifugio, non troppo lontano dal luogo del ritrovamento, di “C225”.

Il Golden Retriever in lacrime (Facebook Saving Carson Shelter Dogs – Amoreaquattrozampe.it)

Come accade generalmente nei più emozionati film con Golden Retriever, la storia del fido dal manto beige crudelmente abbandonato a se stesso su un veicolo in strada si è poi conclusa con un emozionante lieto fine. La conclusione della vicenda è stata raccontata dai portavoce del “Saving Carson Shelter Dogs“, negli Stati Uniti, che hanno accettato di accogliere il fido nella loro struttura in attesa che trovasse la sua casa per sempre.

Per fortuna il Golden Retriever ha avuto molto presto la possibilità di trovare un nuovo rifugio, stavolta definitivo e grazie alla proposta di una famiglia che lo ha finalmente accolto con tutto l’amore che da tempo il fido meritava di ricevere. Anche nell’annuncio pubblicato precedentemente su Facebook, dove si era tenuto a informare gli utenti di quali fossero le condizioni del Golden è stato inserita una parentesi che confermava della sua avventura adozione. Sono stati migliaia gli utenti preoccupatisi per il Golden abbandonato sul pick-up.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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