Cane abbandonato curato dai dipendenti, direzione ordina abbattimento: boicottaggio Carrefour

Cane abbandonato curato dai dipendenti, direzione ordina abbattimento: boicottaggio Carrefour

uccisione animali
Cane ucciso a Carrefour

Era solo un cane che voleva essere aiutato, direzione ne ordina abbattimento

E’ polemica e sdegno in Brasile, dove nel quartiere di Osaco nella città di San Paolo, in un centro Carrefour, i dipendenti del supermercato avevano preso a cuore un povero randagio al quale hanno provveduto per una settimana.

I dipendenti del magazzino avevano accolto il cane, dandogli da mangiare e da bere e un giaciglio al caldo.

Mai e poi si sarebbero aspettati alla tragedia che sarebbe accaduta da lì a poco.

Infatti, il direttore del magazzino dopo una settimana, ha dato l’ordine ad un vigile addetto alla sicurezza del supermercato di abbattere il cane in quanto ci sarebbe stata a breve la visita della dirigenza.

Una delle dipendenti, Isabella Marcellino che si stava prendendo cura del cane, ha denunciato che l’addetto alla sicurezza ha dato dapprima mortadella avvelenata al cane, per poi finirlo a colpi di bastone.

La donna ha pubblicato un post di denuncia con immagini sconfortanti del povero randagio.

“Per fare pulizia, hanno ordinato di uccidere quel cane abbandonato. Come se la vita di quell’animale non contasse nulla”. Ha denunciato la donna.

Uccisione animali

Immediata l’indignazione in rete e sui social. La notizia è stata ripresa a fine novembre dai media locali e sui social è partita la campagna boicottaggio Carrefour, in tutto il mondo e in tutte le lingue per solidarietà, chiedendo al contempo spiegazioni dalla grande catena di distribuzione.

Quando la dipendente ha ritrovato il cane lo ha portato subito in clinica veterinaria era troppo tardi. Il povero randagio è deceduto poco dopo per via delle ferite.

Inizialmente, la direzione Carrefour Brasile ha smentito i fatti, depistando la notizia, facendo ricadere la colpa sul servizio municipale per il recupero animali. Solo dopo diverse pressioni, la direzione è stata obbligata a diramare un comunicato, ammettendo le proprie colpe, segnalando che si sia trattato di “un grave problema” e informando di aver sospeso sia il direttore del supermercato Carrefour nel quartiere di Osasco a San Paolo che l’addetto alla sicurezza che ha eseguito l’ordine, uccidendo a sangue freddo il cane.

Quello che emerge ancora una volta è la disumanità.

Il post di denuncia

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