Una donna denuncia il ritrovamento di un cane abbandonato con un collare vietato per legge, come nel video: rilascia dolorose scariche elettriche.
La dolorosa scoperta di un cane agonizzante, sul ciglio della strada, ridotto in tal modo da un collare ideato per il rilascio di scariche elettriche ha fatto immediatamente scattare la denuncia degli abitanti del posto. Una delle persone coinvolte nel suo ritrovamento – che ha allertato di conseguenza i soccorsi affinché si recassero sul posto per prendersi cura del pelosetto in gravi condizioni – si è decisa a indagare fino in fondo sulla provenienza del fido. Dal momento esatto del ritrovamento del fido torturato si è infine riusciti a scoprire l’identità dell’uomo che avrebbe reso possibile una simile crudeltà.
L’incontro con il fido con il collare elettrico è avvenuto a Quistello, una località in provincia di Mantova, in Lombardia. In seguito alla denuncia centinaia di commenti al post – condiviso su Facebook, lo scorso 9 settembre – si sono schierati dalla parte della donna che ha promosso il tracciamento del responsabile di un simile atto.
Se ne i casi di maggiore o innata sensibilità al collo, o nel caso di eventuali traumi passati, gli esperti consigliano già caldamente ai loro genitori umani di portare per la scelta più giusta: ossia di agire rispettando la necessità di utilizzare la pettorina al posto del collare, non c’è bisogno di sottolineare quanto possa rivelarsi dannosa e traumatica per un fido quella di ritrovarsi costretto da un collare che produce dolorose scosse elettriche “all’occorrenza”.
Secondo quanto già espresso dalla Cassazione far indossare al proprio cane il collare elettrico costituisce un reato a tutti gli effetti ed è pertanto perseguibile e punibile secondo la legge italiana, e non solo. L’utilizzo di un simile collare è inderogabilmente sinonimo di “maltrattamento”, pertanto riconsegnare l’animale ferito a colui che ne ha provocato la sofferenza sarebbe oltre che ingiusto anche rischioso poiché tale episodio potrebbe ripetersi, con alte probabilità, in futuro: non garantendo quindi al cane la sicurezza che merita.
Si presume che alla base della crudeltà inflitta al povero esemplare di quattro zampe abbandonato vi sia la mente di un cacciatore. Nonostante – proprio nel Comune del suo rinvenimento – siano stati indetti diversi referendum sia contro la caccia che per garantire, a tutto tondo, la salvaguardia degli animali che ne popolano il territorio. Una delle utenti che avrebbe attivamente partecipato all’iniziativa ha segnalato la scarsa affluenza per le firme in quest’occasione, sottolineando come – talvolta – sia semplice esprimersi sui social network che agire nel pratico per fermare queste nocive attitudini comportamentali.
“Il cane non deve più tornare da chi l’ha ridotto così“, ha segnalato così la sua opinione un ultimo utente, rispondendo con sconcerto e rabbia alle immagini del cagnolino ritrovato in pessime condizioni a causa delle continue scariche elettriche. Osservando l’ultimo scatto si può evincere che il fido sia stato tratto in salvo dai soccorritori e che si sia presa nota dell’accaduto. Ora non resta che sperare che in futuro venga consegnato in buone mani.
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