Il cane abbandonato Alonso che adora viaggiare sugli autobus. Una storia di sofferenza e di felicità ritrovata
Si chiama Alonso, come il secondo nome del pilota automobilista spagnolo. La coincidenza è dovuta ad una particolarità che lo ha reso celebre in tutto il mondo. La sua storia però nasconde molto di più di quello che sembra perché è frutto di una grande sofferenza che nessun cane dovrebbe mai provare ma che fa parte di un fenomeno, purtroppo, ancora in espansione. Il protagonista di questa storia è un dolcissimo cagnolone dal manto nero.
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Sguardo malinconico e dimesso, i capelli grigi si affacciano sul pelo nero, mentre cerca invano di sopravvivere nel migliore dei modi. Il pelosetto è stato abbandonato a La Paz e da quel momento ha cominciato a salire su diversi autobus in giro per la città, probabilmente alla ricerca dei suoi padroni. Il quattro zampe adora salire a bordo degli autobus del trasporto comunale i cosiddetti “Pumakatari”. La passione per questi mezzi di trasporto risale al 2016 quando il pelosetto fu abbandonato e vide per caso passare il suo mezzo di trasporto preferito nella piazza che ispirò le persone a denominarlo nello stesso modo. Il pelosetto infatti è stato lasciato solo dai suoi padroni vicino la piazza Alonso De Mendoza. Proprio qui, il quattro zampe cominciò a prendere confidenza con le persone del posto, i conducenti e i passeggeri degli autobus che gli davano del cibo ed erano già rimasti conquistati dalla sua dolcezza.
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Pian piano, il cagnolino prese confidenza e fiducia con tutti coloro i quali lo accudivano e un giorno prese una decisione che diede una svolta insolita alla sua esistenza. Il pelosetto salì a bordo di un autobus e da quel momento salutò la sua vecchia vita per accogliere tante belle avventure. Infatti, a partire da quell’episodio è stato ufficialmente adottato dalla società Caja Ferroviaria, non senza avere delle difficoltà. L’organizzazione ha fatto richiesta di tutte le necessarie utili al suo trasporto. In pochissimo tempo, l’adorabile cagnolone ha imparato a riconoscere tutte le fermate dei pullman, spostandosi tra di esse con molta facilità e spontaneità. La Caja Ferroviaria è diventata la sua seconda casa ma non è l’unico che ha adottato questo stile di vita.
Choco, Martina, Shadow e Bianco sono i suoi compagni di gioco che hanno condiviso il loro medesimo doloroso passato. Gli addetti al trasporto quando si accorgono della presenza di qualche cane o gatto nei pressi delle fermate o dei garage del “Pumakatari” si attivano per vedere se c’è qualche famiglia disposta ad adottarli. Tra di essi però, l’unico che si diverte a fare i viaggi è Alonso considerato una sorta di “passeggero modello”. Alonso ha perso la sua famiglia ma ne ha trovata un’altra molto più grande e affettuosa che ogni giorno, oltre a regalargli amore, gli regala anche tantissimo divertimento.
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Benedicta Felice
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