La fotografia di un cammello disteso a terra e la condanna degli animalisti. Arriva la smentita
Era stato dato per morto. L’immagine, pubblicata in rete e sui social, di un cammello sdraiato, nel recinto esterno di un circo a Salerno, aveva sollevato l’ira degli animalisti.
Unanime la condanna degli utenti e del web accendendo i riflettori ancora una volta sul tema dello sfruttamento degli animali per intrattenimento.
In una nota, veniva spiegato che le condizioni del cammello erano state più volte segnalate alle autorità locali. Fino a quando, per i volontari, l’animale non è stato trovato accasciato a terra, facendo pensare che fosse morto.
All’indomani della diffusione della notizia, a smentire i fatti, l’avvocato del Circo Miranda Orfei.
“Il Cammello in questione non solo NON è morto, ma gode di ottima salute, come attestato dalla copiosa certificazione delle Autorità veterinarie e comunali intervenute sul posto”.
E’ quanto riferiscono i legali del circo.
L’associazione Veg in Campania è scesa in campo, ricordando le condizioni in cui gli animali sono detenuti nei circhi.
“Il 31 maggio ha iniziato a girare sul web una foto che ritrae un camelide smunto, con poche chiazze di pelo, in una posa innaturale all’interno del recinto del circo attendato in via Ugo Foscolo. Il confronto con un cammello accanto, dal pelo florido ed in una vera posizione di riposo, non lascia molti dubbi: quello riverso a terra non sembra certamente un animale in buona salute”.
Ha scritto l’associazione, diramando anche un post successivo sulla propria pagina Facebook, con il quale precisa che “sia vivo, morto, addormentato o agonizzante non cambia molto.
Per gli animali il circo in sé è violenza. Lo sono i ridicoli orpelli e gli sgabelli, come lo sono le catene e le gabbie”.
L’associazione ha pertanto invitato le autorità locali ad avviare un tavolo tecnico per promuovere un nuovo approccio al circo senza animali, con “giocolieri, contorsionisti, equilibristi, acrobati e clown”.
Molti paesi stanno vietando la presenza degli animali nei circhi. Si tratta di un processo inarrestabile e civile.
Tuttavia, il buon senso non ammette strumentalizzare immagini o fotografie per i proprio scopi. Come in questo caso, in cui l’animale non era morto, bensì disteso a terra.
Il post dell’associazione
C.D.
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