Emissioni di C02 e cambiamenti climatici: una specie su dieci si estinguerà nei prossimi decenni

Emissioni di C02 e cambiamenti climatici: una specie su dieci si estinguerà nei prossimi decenni

Secondo un nuovo studio la Terra perderà più di un decimo del suo patrimonio vegetale e animale: una specie su dieci si estinguerà per i cambiamenti climatici.

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Due esemplari di ghepardo, una delle specie in via di estinzione (Foto di David Mark da Pixabay – amoreaquattrozampe.it)

I cambiamenti climatici, le emissioni di CO2 e la distruzione della natura operata dagli esseri umani stanno lentamente distruggendo la Terra e le specie viventi che la abitano. Sul quotidiano britannico «The Guardian» si legge che il nostro pianeta «potrebbe perdere più di un decimo delle sue specie vegetali e animali entro la fine del secolo» secondo le ultime ricerche apparse su una pubblicazione scientifica statunitense, la «Science Advances». La rivista ha pubblicato recentemente uno studio sulle specie animali e vegetali a rischio di estinzione, che scompariranno definitivamente tra pochi decenni se la situazione continuerà a rimanere uguale ad oggi.

Quali sono le specie ad alto rischio di estinzione a causa delle emissioni di C02 e dei cambiamenti climatici

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Lo scioglimento di un iceberg dovuto ai cambiamenti climatici e alle specie in via di estinzione (Foto di Markus Kammermann da Pixabay – amoreaquattrozampe.it)

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Secondo gli studiosi, la crisi climatica sta imprimendo un’accelerazione progressiva dell’estinzione di 150.388 specie. Di questo numero esorbitante, oltre 42.000 specie animai e vegetali scompariranno a causa del comportamento dell’uomo. il professor Corey Bradshaw della Flinders University in Australia, coautore dello studio, afferma che si tratta di «una ricerca unica perché tiene conto anche dell’effetto secondario sulla biodiversità, stimando l’effetto delle specie che si estinguono nelle reti trofiche locali al di là degli effetti diretti».

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In base alle ricerche, il professor Bradshaw ha concluso che «le interconnessioni all’interno delle reti alimentari peggiorano la perdita di biodiversità». Come è stato spiegato, infatti, ogni specie dipende dalle altre in una concatenazione infinita: se una specie predatrice perde la sua preda a causa dei cambiamenti climatici, lo stesso predatore finirà per estinguersi; in modo analogo, se a causa della deforestazione alcune piante si estinguono, allora anche le forme di vita connesse alla fauna vegetale finiranno per scomparire.

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Nel testo della ricerca pubblicata su «Science Advances» è riportato che, a causa delle emissioni di CO2, entro il 2050 scomparirà il 6% della fauna vegetale e animale e entro la fine del secolo il 13%, percentuale che aumenterà al 27% se il riscaldamento globale peggiorerà. Durante i negoziati al vertice sulla biodiversità a Montreal COP15 (la quindicesima “conferenza delle parti”, firmatarie della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, tenutasi dal 7 dicembre 2022 allo scorso 19 dicembre), oltre 3.000 scienziati hanno chiesto un maggiore impegno da parte dei governi affinché affrontino il tema del consumo eccessivo delle risorse della Terra per iniziare a invertire la perdita di biodiversità entro il 2030 e prendano provvedimenti per porre fine ai fenomeni in corso che stanno distruggendo la natura. (di Elisabetta Guglielmi)

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