La gita avventurosa di un cagnolino che, salito su un autobus da solo, si è allontanato dalla sua casa si è conclusa con un lieto fine grazie alla mobilitazione di cittadini e volontari.
A volte gli animali domestici mettono in atto del comportamenti che a prima vista potrebbero apparire sorprendenti agli occhi degli umani. In realtà se si ragiona sul modo in cui agiscono si ritroveranno numerose analogie con i comportamenti dei bambini. Questo è vero anche per un cagnolino di nove anni dal manto color ocra che vive a Napoli insieme al suo umano. Questo simpatico cagnetto, proprio come un bambino che sta crescendo, ha voluto manifestare alla sua famiglia il suo bisogno di indipendenza decidendo di uscire a fare una passeggiata da solo. La sua gita, però, è stata più avventurosa del previsto.
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Pochi giorni fa, lunedì mattina, il cagnolino è uscito dalla sua abitazione sotto la pioggia e ha iniziato a girovagare. Alcuni passanti lo hanno visto nella zona dei Camaldoli; da qui il cagnolino è salito su un mezzo pubblico diretto verso il Rione Alto, nella zona collinare di Partenope, dove è sceso come un normale passeggero di un autobus.
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Due persone che lo hanno visto camminare sotto la pioggia, hanno fermato il cagnolino. Come racconta Carmen Izzo, una volontaria del posto attenta al benessere degli animali randagi: «Lo hanno accolto amorevolmente Graziano e Annamaria Pagnotta, due coniugi, che lo hanno visto camminare in giro. Lo hanno avvicinato e lui subito, scodinzolante, si è fatto accarezzare. Si sono adoperati per tenerlo al sicuro in attesa che potessimo verificare il microchip». La donna, insieme a Luigi Carrozzo, fondatore del rifugio L’emozione non ha voce, ha raggiunto Graziano e Annamaria.
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Il cagnolino, provvisto di collare, appariva chiaramente in buona salute ed era evidente che avesse una sua famiglia. Portato alla Asl 1 per la verifica del microchip e subito è stato riscontrato che era iscritto in anagrafe. I veterinari del Frullone hanno contattato il proprietario, che era alla ricerca del suo amico a quattro zampe. Sui social intanto erano stati diffusi diversi post per chiedere l’aiuto a quanti più cittadini possibile per ritrovare la famiglia del cagnolino. Come spiega Luigi Carrozzo, «questa volta il tam tam sui social è stato ancora più rapido del solito […] è la dimostrazione che se siamo coordinati e tutti uniti nello svolgere azioni mirate e non disorganizzate la rete può davvero funzionare bene e nell’ottica del benessere degli animali». Il dolce cagnolino meticcio intanto è tornato insieme al suo umano nella sua casetta. Anche se ha dimostrato che ormai è un cagnolino adulto che sa andare in giro da solo, il quattro zampe la prossima volta sarà sicuramente più responsabile, così come il suo proprietario. (di Elisabetta Guglielmi)
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