Tutta italiana la storia di un cagnolino cieco che è caduto in una fossa biologica, salvato grazie ai Vigili del fuoco
Un cagnolino cieco è caduto nella fossa biologica: è accaduto lo scorso 22 novembre ad Azzano San Paolo, paese alle porte di Bergamo. Per salvarlo, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco, che hanno provveduto a portare in salvo il povero cucciolo. Una storia commovente, che si è risolta, per fortuna, con un lieto fine.
Chiamate i soccorsi, il cagnolino cieco è caduto nella fossa biologica
Charlie, questo il nome del cucciolo, è un cane cieco. Non sono ben note le dinamiche di come sia accaduto l’incidente, ma è decisamente probabile che la fossa biologica fosse stata aperta per fare dei lavori di manutenzione. Non vedente, il quattro zampe ci sarebbe finito in pieno proprio a causa di questo handicap.
Per sua fortuna, non si trattava di un cane randagio, ma di un animale con dei proprietari: sono stati proprio loro a avvertire i soccorsi. Il loro Charlie aveva infatti bisogno di una mano per uscire. La fossa, in effetti, era profonda qualche metro e bisognava calarsi dentro per imbracare il quattro zampe. Dunque è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco di Dalmine, una cittadina poco distante da Azzano San Paolo e Bergamo, come si vede nel video qui sotto.
Il cucciolo è stato tranquillizzato da un uomo che è sceso nella fossa, quindi è stato messo in una rete e issato fuori dalla biologica grazie all’aiuto di funi e di una carrucola. Il tutto in pochissimi minuti, vista l’esperienza del personale intervenuto.
Charlie è salvo e può riabbracciare la sua famiglia
Impaurito, bagnato e infreddolito, Charlie è dunque riuscito a uscire dalla fossa biologica. Dopo un attimo di esitazione, ha capito che il suo incubo era finito. Non appena ha sentito la voce della sua proprietaria, le è corso incontro: lei era pronta a prendersi cura del cane cieco, del suo amico, avvolgendolo con un asciugamano per riscaldarlo e, ovviamente, asciugarlo.
Si è poi cercato di capire se il quattro zampe avesse riportato delle ferite nella caduta: per fortuna, le sue condizioni di salute erano perfette e non c’è stato bisogno di portare il cane dal veterinario. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.
Così come successo per Musa, il cane maremmano salvato in montagna, anche in questo caso l’intervento dei Vigili del fuoco si è dimostrato determinante per salvare la vita a un povero animale in difficoltà.
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Matteo Simeone