Cagnolina randagia ferita ad un occhio. Incontra una processionaria che le rovina il volto ma le sue sofferenza non finiscono lì..
Le ferite fisiche e morali riportate a causa degli umani hanno messo a dura prova la sua vita ma non hanno scalfito il suo carattere. Non aveva più fiducia negli altri, si sentiva triste, sola e ha dovuto sfoderare tutto il suo coraggio per farcela e riacquistare la sua felicità. Stiamo parlando della cagnolina Lina una randagia che ha dovuto trascorrere sette anni della sua vita in strada. Un’esistenza travagliata, avvolta dalla sofferenza che dopo molto tempo ha trovato la luce che stava inseguendo.
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Cagnolina randagia ferita ad un occhio, un’esistenza complicata
Un lungo periodo di tempo trascorso ad affrontare i pericoli della strada. Tanti rischi da superare, come quelli di essere investita, maltrattata o avvelenata, come spesso accade. Nel corso di questi anni, passati in totale solitudine, a volte qualcuno gli offriva da mangiare ma altre volte era costretta a cercarlo da sola. L’assenza di cibo, di attenzioni e coccole l’ha fatta divenire ancora più magra del solito, debole e triste a livello di umore. La sua condizione non passa inosservata tanto da far preoccupare i residenti che hanno provveduto a segnalare la sua presenza. A causa di ciò, Lina entra in canile e rimane lì per un anno come previsto dalla legge 15/20. Poi, quando il tempo stabilito giunge al limite, la pelosetta viene caricata sul furgone e purtroppo rimessa nuovamente dove era stata prelevata.
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Nessuno si è avvicinato a lei. Il suo dolore era avvolto dall’indifferenza totale, nonostante la piccola avesse bisogno solo di affetto e di bene incondizionato. La pelosetta torna a fare la vita di sempre e resta sfiduciata da quella speranza che nutriva nel canile di poter trovare persone disposte ad offrirle la loro casa e il loro amore. Nonostante ciò, la quattro zampe nella struttura poteva avere un pasto tutti i giorni al contrario di quello che è costretta a sopportare quotidianamente. Le condizioni della sua salute, con il passare del tempo, si complicano. Durante la sua traversata quotidiana, fa un brutto incontro, il peggiore che potesse fare.
Lina incontra una processionaria che provoca seri danni al suo fisico. Il suo viso è pieno di sangue perché la processionaria gli ha procurato una ferita al naso, sulla bocca e sull’occhio. I residenti si accorgono del suo stato di salute e avvisano i membri del canile che la portano di nuovo con loro. Lina rivive lo stesso percorso, gli stessi attimi che la portano a finire nella sua struttura. Paura, sgomento e speranze vane. Tutto ciò che aveva provato nella prima volta, lo riprova, a distanza di poco tempo, avendo il desiderio di non rimanere di nuovo delusa. Per mesi, purtroppo, Lina vive il medesimo incubo. Nessuno le va incontro e sembra interessato a far cambiare la sua vita. Altro dolore che si aggiunge a quello già provato fino a diventare grande come una montagna. Poi, all’improvviso, tutto cambia e prende la giusta direzione.
L’associazione Balzoo Sciacca nota la cagnolina e senza pensarci su, decide di impegnarsi per trovarle un’adozione. Detto, fatto. In poco tempo, i membri dell’associazione si mobilitano e riescono a trovare una famiglia per lei. Il volto di Nina si riempie di felicità. Incredula ed emozionata, può godersi la vita che aveva sempre desiderato. Il passato è alle spalle, siamo sicuri che le attende un radioso futuro.
Un grande grazie a chi ha permesso tutto questo.
Lina vi sarà per sempre grata.