Un uomo in ospedale si pente per averla abbandonata in una discarica e dà inizio a una corsa contro il tempo per salvare la cagnolina.
Un uomo si è pentito per aver abbandonato la sua cagnolina di 7 anni in una privata discarica a cielo aperto. Dall’improvviso risveglio di coscienza dell’uomo, in diretta dal reparto dell’ospedale in cui era stato appena ricoverato, si è appresa – con sgomento – la verità sul crudele destino riservato alla quattro zampe. La chiamata del paziente, dapprima a un conoscente, e poi giunta alle autorità competenti, pur essendosi infine rivelata oltremodo tardiva, avrebbe permesso ai soccorritori della LAV di Verona di operare con prontezza. Ossia di poter sfidare il tempo e provare a salvare la povera cagnolina. La quale si era ritrovata, ormai da tempo immemore, a dover combattere ogni giorno tra la vita e la morte.
I volontari dell’associazione ambientalista LAV (Lega Anti Vivisezione) di Verona hanno ricevuto la disperata chiamata dell’uomo e si sono precipitati dal luogo da lui descritto. Una cagnolina senza nome e senza più dignità era stata abbandonata da diversi anni a sé stessa all’interno di un recinto di fortuna. Chiusa da sempre nel luogo angusto per fare la guardia a una discarica, la cagnolina era circondata da cibo avariato, acqua putrida e senza avere alcuna possibilità di chiedere aiuto. Osservando la discarica e la pelosetta a lungo maltrattata il cuore dei volontari si sarebbe subito stretto in una morsa.
All’esemplare adulto di Pastore Tedesco tratto in salvo è stato affidato per la prima volta un nome. I volontari avrebbero optato all’unisono per Marta. I volontari della LAV hanno descritto la situazione di Marta come la sua “non vita“, alla quale era stata egoisticamente costretta – si crede – per gran parte della sua esistenza. Rimanendo in quelle condizioni di grave incuria la cagnolina era ricoperta da pulci e avrebbe inoltre contratto più di una malattia, tra cui anemia e filaria.
Il recupero della cagnolina maltrattata è avvenuto durante la prima settimana di giungo. A seguito del quale i portavoce dello sportello anti-maltrattamenti, operativo nella città veneta, hanno condiviso alcune delle immagini del ritrovamento di Marta e del suo lento percorso di riabilitazione. Grazie a cure costanti e un’apposita dieta Marta sta iniziando a riprendere il suo peso forma.
La dolce femmina di Pastore Tedesco ora – finalmente al sicuro – può confrontarsi con altri esemplari ad hoc per il suo benessere presso il Centro Polifunzionale per animali da Compagnia “Il Sogno di Silvia e Nabirra”, dove si attende che possa ricevere la proposta adozione per approdare nella sua nuova casa per sempre.
Nonostante le numerose sofferenze vissute Marta dimostra di essere un esemplare estremamente dolce e paziente con gli esseri umani che si prendono cura di lei. Per tal ragione i volontari promuovono, ancora oggi, sulla pagina ufficiale Facebook della “LAV Verona” la sua futura adozione.
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