Cagnolina abbandonata con tre cuccioli, salvati in extremis dai vigili

Cagnolina abbandonata con tre cuccioli, salvati in extremis dai vigili

Poco dopo Ferragosto i vigili urbani del comando di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, avevano provveduto a salvare dei cani in difficoltà. Si trattava nella fattispecie di una mamma e dei suoi tre cuccioli, i quali versavano in uno stato di sofferenza evidente. Le forze dell’ordine locali avevano ricevuto una segnalazione in merito, trovando i quattrozampe in una strada della città. Uno dei cuccioli era ormai moribondo. Tutti sono stati successivamente soccorsi dalla ‘Fido e Felix’, una associazione animalista del posto, oltre che dagli stessi agenti. Il sospetto è che tutti loro siano stati abbandonati, come purtroppo da prassi nel periodo estivo. Da parecchio tempo ormai la piaga dell’abbandono di animali conosce dei picchi vertiginosi verso l’alto nel periodo più caldo dell’anno. Lo stesso Comando dei Vigili Urbani di Sant’Antimo ha avviato una campagna di sensibilizzazione affinché episodi spiacevoli come questi si verifichino. E ricordiamo che abbandonare gli animali rappresenta un reato perseguibile a norma di legge, con le dovute sanzioni del caso che prevedono anche il pagamento di forti multe. In più è labile il confine con l’altro reato di maltrattamento di animali, per il quale è previsto anche il carcere.

Cani abbandonati, tristi casi in tutto il mondo

Un altro caso di abbandono si è poi verificato nel Connecticut, Stati Uniti. Qui un cane è stato lasciato all’interno di una gabbia con anche un biglietto collocato accanto, e scritto dal suo vecchio padrone. Nel messaggio erano stati elencati i motivi per i quali questa persona non poteva più prendersi cura dell’animale: “Il mio umano è rimasto senza casa e ha scoperto di avere una brutta malattia e per questo non può più occuparsi di me. Ho solo bisogno che qualcuno mi dia una seconda possibilità, di essere trattato con cura, dignità e amore”, recita la scritta. Nel messaggio, il proprietario ha anche tenuto a indicare alcuni particolari, descrivendo anche il carattere del proprio cane: “Il mio nome è Fatty McFat, sono aggressivo perché sono spaventato. Il mio proprietario mi ama molto, sono la sua vita. In molti mi hanno giudicato per il mio carattere e lui ha saputo prendersi cura di me è stato l’unico che mi ha salvato, amato e coccolato”.

“Non è giusto che io viva per oltre due mesi in un’automobile. Le mie condizioni hanno dilaniato il mio proprietario, dispiaciuto per il fatto che mi lamentavo ogni giorno, legato alla macchina. Sono molto protettivo nei confronti dell’essere umano e qualsiasi altra persona che si avvicina diventa una possibile minaccia.Il mio padrone è rimasto senza casa perché tendevo ad essere aggressivo e lui spera soltanto che io possa avere un’altra possibilità e di essere trattato con cura. Il mio padrone è molto triste e ha provato a mettersi in contatto con molte persone ma nessuno lo ha aiutato”.

A.P.

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