Terrorizzata e rannicchiata su se stessa una cagnolina abbandonata viene ritrovata in strada: i volontari sono costretti ad addormentarla.
Questa indifesa cagnolina – dalla forma di un soffice batuffolo e dagli occhi estremamente espressivi – è stata crudelmente abbandonata di fronte a una struttura di recupero per animali che si trovano in situazione di difficoltà. Al momento della scoperta della pelosetta sul ciglio della strada la cagnolina si è rannicchiata su se stessa e appariva fin troppo terrorizzata per lasciarsi avvicinare da coloro che avrebbero voluto aiutarla. Per questo motivo i volontari della struttura hanno preferito addormentarla per riuscire ad accogliere la sua implicita ma evidente richiesta d’aiuto.
La cagnolina abbandonata Tina è terrorizzata: i volontari del rifugio sono costretti ad addormentarla
Poco dopo il suo recupero d’emergenza alla cagnolina dal pelo bianco è stato affidato il nome di Tina. L’uomo che l’ha abbandonata ha provocato in Tina un trauma che la cagnolina ha fatto fatica a superare, per tal ragione la scelta di ricorrere ad alcuni sedativi per tranquillizzarla e somministrarle tutte le cure necessarie si è rivelata la decisione più giusta per garantire il suo benessere.
Come quando un cane è colto da paura all’improvviso, la piccola Tina ha necessitato di un aiuto immediato dal momento che singhiozzava ininterrottamente dopo che il suo precedente proprietario se n’era appena andato lasciandola lì da sola e a tu per tu con i pericoli che avrebbero potuto mettere a repentaglio la sua vita per strada. I volontari del rifugio che si sono presi cura di lei hanno testimoniato di come la cagnolina respirasse debolmente e di non poter essere sicuri di cosa avesse subito prima del suo abbandono.
Eppure, qui, nessuna strana fobia nel cane: quanto un necessario bisogno di essere aiutato affinché potesse sopravvivere al brutale abbandono del quale era stato vittima. La situazione di Tina era davvero critica. Ma, nonostante questo, i volontari hanno radunato tutte le loro forze per farla sopravvivere. I medicinali somministrati alla pelosetta si sono rivelati fondamentali per la sua ripresa. Dopo alcune ore Tina ha nuovamente aperto gli occhi lasciando ben sperare i presenti.
La sua zampetta tremava ancora quando Tina si è svegliata dal suo primo sonno nella clinica. I trattamenti sono stati somministrati giornalmente alla cagnolina e la sua alimentazione – essendo costretta ancora a rimandare il suo vero primo pasto, a causa dello stomaco disabituato al cibo – ha dovuto essere rifocillata con alcune flebo.
Sebbene i primi giorni Tina sia apparsa ancora piuttosto disorientata e reticente al contatto con i volontari, la cagnolina ha ben risposto – al contempo – alle cure veterinarie e ha favorito così gli sforzi del personale del rifugio. A tre giorni dal recupero di Tina la pelosetta ha ricominciato a mangiare cibo solito, seppure in minima quantità. I suoi miglioramenti si percepiscono di settimana in settimana, a partire dall’11 agosto scorso, momento in cui Tina è stata accolta ufficialmente nel rifugio, dove si trova ancora attualmente. Tina, impegnata a fare amicizie con i suoi compagni di rifugio a quattro zampe, resta ora in attesa di una nuova casa per sempre, in Portogallo.