Era incinta, in procinto di partorire, la sopprimano senza pietà
Con quale coraggio, guardandola negli occhi, quelli di una cagna in stato di gravidanza arrivata al momento del parto, hanno potuto compiere un gesto simile.
Con quale sentimento disumano l’hanno prelevata dal suo box, mentre era distesa per mettere alla luce i suoi cuccioli. L’hanno portata nell’ambulatorio della morte, per iniettare quella sostanza letale che l’ha uccisa assieme ai suoi cuccioli. L’hanno uccisa, senza pietà, senza empatia nei riguardi di una cagna che stava provando una delle gioie più belle. Una creatura innocente tradita nella fiducia che aveva nei riguardi degli umani.
Tradita per ben due volte. Dal proprietario che una settimana prima l’aveva lasciata in canile in stato di gravidanza e dai chi si sarebbe dovuto prendere cura di lei e proteggerla.
La storia della povera Dacia, una giovane esemplare di razza pit bull è stata raccontata da una volontaria, testimone di quanto accaduto. La volontaria ha pubblicato un post scioccante su facebook che nell’arco di poche ore è stato visualizzato da migliaia di persone. Indignazione e tanta rabbia espressa dagli utenti colpiti da questa ingiustizia.
La giovane volontaria ha raccontato di essersi recata in canile, offrendo supporto, ogni giorno per portare i cani in passeggiata. Percorrendo il corridoio si è accorta che G7, la pitbull da poco arrivata nella struttura, era in procinto di partorire. Tuttavia, non vi era nulla di confortevole per lei all’interno del box. La volontaria ha così interpellato il responsabile del reparto il quale ha riferito che si sarebbe occupato di tutto quanto. Dopo diverse ore, prima di lasciare il canile, la volontaria ha notato che nessuno era andato ancora a prestare aiuto alla pitbull, sofferente. A malincuore la donna è dovuta andare via. Mai si sarebbe aspettata a quanto sarebbe accaduto il mattino seguente. Quando la volontaria tornò il giorno successivo ha scoperto l’orrore. Ovvero, G7 era stata soppressa con tutti i suoi cuccioli.
Immediatamente la donna è andata a chiedere spiegazioni. La direzione ha riferito che il cane era stato soppresso perché aggressivo. Lo stesso proprietario l’aveva abbandonata per la sua aggressività. Tanto che la pitbull non era stata inserita in nessun percorso di riabilitazione e fin dall’inizio era stata messa nella lista dei cani da sopprimere.
La volontaria era sconcertata: “G7 era socievole ma spaventata. Mi era saltata addosso per salutarmi e farmi le feste”.
Il caso ha sollevato tanta rabbia in rete. Molti utenti hanno condannato gli operatori del Amarillo-Panhandle Humane Society. Un’organizzazione che tra l’altro non dovrebbe contemplare l’eutanasia, come i canili municipali statunitensi. Eppure G7 è stata vigliaccamente soppressa. Altri utenti hanno accusato il proprietario della cagna che non l’aveva fatta sterilizzare e l’aveva portata in canile, qualche giorno prima del parto.
Ovviamente, il caso ha creato non poco imbarazzo alla Humane Society che ha subito diramato una nota, ricordando che l’eutanasia non è nella prassi dell’associazione nata per il soccorso e le adozioni degli animali. L’organizzazione ha infatti preso le distanze dal caso, precisando che nel caso di Amarillo-Panhandle il rifugio è gestito direttamente dal Comune stesso e non dall’associazione.
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