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Cade nel recinto del gorilla: una situazione agghiacciante dal finale toccante

Le emozionanti immagini del salvataggio di un bambino caduto nel recinto del gorilla: la drammatica situazione dal finale commovente.

Cade nel recinto del gorilla: una situazione agghiacciante dal finale toccante (Screenshot video YouTube – Bico La – amoreaquattrozampe.it)

Una frazione di pochi secondi è sufficiente perché il bambino si sporga dal recinto e finisca nella gabbia dei gorilla. Tra le urla della madre e lo sgomento dei testimoni, il piccolo precipita per diversi metri e perde i sensi. Ad assistere alla scena sono anche i residenti non umani della gabbia. Tra questi, in particolare, vi è un esemplare femmina di gorilla di 8 anni di età. La premura e la dolcezza che questo primate è stato in grado di mostrare in una situazione così tragica ha sorpreso il mondo intero. Sono passati 28 anni dall’episodio, ma quella storia continua a emozionare milioni di persone.

Gorilla prende in braccio il bambino caduto e lo culla fino all’arrivo degli umani: il video

Quanto accaduto è stato ripreso dalle videocamere dei visitatori. Trasmesso nei servizi del telegiornale degli Stati di tutto il mondo, il filmato è stato condiviso negli anni successivi anche sui social network. Utenti privati (come @Bico La) o reti pubbliche hanno postato il filmato, che è stato visualizzato milioni di volte.

Le immagini del bambino caduto riverso a terra privo di sensi nella gabbia dei gorilla (Screenshot video YouTube – Bico La – amoreaquattrozampe.it)

Il 16 agosto del 1996, allo zoo di Brookfield in Illinois, un bambino di tre anni scavalcò la balaustra del balconcino per osservare gli animali. Pochi secondi di distrazione da parte della madre, perché il piccolo precipitasse all’interno della gabbia. La caduta per diversi metri determinò la perdita d i conoscenza del bimbo. Una femmina di gorilla di nome Binti Jua, che aveva assistito alla scena, si avvicinò al piccolo umano privo di sensi. Tra la preoccupazione e l’incredulità generale, Binti prese in braccio il bambino e lo iniziò a cullare. Continuando a rivolgere lo sguardo verso il punto da cui era caduto il bimbo, la gorilla si prese cura del piccolo fino a quando non sentì i guardiani arrivare sul posto. A quel punto, Binti portò il bambino davanti alla porta per poi allontanarsi.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> I primi passi del piccolo gorilla: il cucciolo si alza in piedi sostenuto dalla mamma (VIDEO)

Fortunatamente le condizioni del bambino, precipitato per 24 piedi (ovvero 7,3 m), erano meno gravi di quanto si fosse immaginato: il bimbo aveva una mano rotta e una ferita sul lato del viso, ma dopo quattro giorni di ricovero in ospedale si è ripreso ed è stato dimesso. Binti Jua, nata il 17 marzo del 1988, aveva all’epoca otto anni di età. Oggi, Binti ha compiuto 36 anni e vive ancora nello zoo di Brookfield. Il comportamento da lei mostrato nei confronti dell’umano l’ha resa celebre in tutto il mondo come un’eroina. La sua storia ha iniziato a far riflettere le persone sull’altruismo di cui sono capaci gli animali.

La gorilla prende in braccio il bimbo privo di sensi e lo culla fino all’arrivo degli umani (Screenshot video YouTube – Bico La – amoreaquattrozampe.it)

Frans de Waal, famoso primatologo olandese e grande sostenitore dell’esistenza dell’altruismo e dell’empatia nel mondo animale, ha riconosciuto che l’esempio di Binti sia rilevante per dimostrare come gli animali siano capaci di provare sentimenti ed emozioni. Lo studioso ha riportato diversi aneddoti riguardo questo comportamento osservato in esemplari di primati.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> La ferita era molto grave ma l’orango è riuscito a curarsi da solo: un comportamento mai osservato prima

Nel suo libro “L’età dell’Empatia”, il primatologo indica proprio il caso di Binti Jua come un esempio di act of sympathy, ossia un atto di compassione verso il bambino. All’epoca dei fatti, molte persone si rifiutarono di riconoscere nell’altruismo e nell’empatia le motivazioni che portarono Binti ad aiutare il bambino ferito. Secondo molti, infatti, il comportamento della gorilla sarebbe da ricondurre al fatto che, rifiutata dalla madre dopo la nascita, Binti era stata cresciuta dagli esseri umani dai quali sarebbe stata influenzata nel prendersi cura di un piccolo umano.

In realtà le immagini dello zoo dell’Illinois contribuiscono a testimoniare ancora una volta quanto gli animali sappiano essere speciali. I gorilla sono scimmie antropomorfe e insieme agli esseri umani fanno parte della famiglia degli ominidi, condividendo circa il 98% del loro DNA con gli umani. Vedere le immagini di Binti mentre si prende cura del bambino ferito, e osserva preoccupata gli umani nella speranza che intervengano in aiuto del piccolo, ricorda ancora una volta l’incredibile somiglianza che esiste tra gli esseri umani e le scimmie. Allo stesso tempo, fa comprendere anche quanto possa essere sbagliato tenere reclusi all’interno di gabbie o giardini zoologici questi meravigliosi animali. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica, laureandomi in Lettere moderne e poi in Filologia moderna; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali.

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