Un cucciolo di bradipo, caduto da un albero, ha pianto disperato perché non riusciva a tornare dalla mamma: il salvataggio del piccolo.
Costa Rica, Oceano Pacifico. Caduto da un’albero, un cucciolo di bradipo di due mesi ha iniziato a piangere disperato. Pochi secondi prima era in cima a un albero, aggrappato alla madre che si spostava lentamente da un ramo all’altro. Un attimo dopo, il piccolo aveva allentato la presa, la mamma non era riuscita ad afferralo e lui era precipitato ritrovandosi all’improvviso a terra. Per fortuna la caduta da un’altezza di diversi metri dalla chioma dell’albero è stata attutita dalla folta vegetazione e il cucciolo non si è fatto alcun male. Ritrovatosi però al suolo, solo e in un ambiente a lui sconosciuto, è scoppiato in lacrime.
Il salvataggio del piccolo bradipo caduto dall’albero: il cucciolo piange per richiamare la madre
I suoi lamenti disperati hanno attirato l’attenzione di una donna che lavora presso la Sloth Conservation Foundation, impegnata nella salvaguardia dei bradipi, che subito si è avvicinata al cucciolo in pericolo.
La Sloth Conservation Foundation è un’organizzazione senza scopo di lucro con sede in Costa Rica (ufficialmente Repubblica di Costa Rica, Stato dell’America centrale) che si dedica, attraverso un approfondito lavoro di ricerca, di istruzione e di conservazione basata sulla comunità, alla protezione dei bradipi che vivono in habitat selvaggi e modificati dall’uomo. Le immagini del salvataggio del bradipo sono state realizzate con il telefonino dalla stessa soccorritrice e in seguito condivise su TikTok dal canale News. Com. Au all’account social @News. com. au.
Il video, intitolato «His little sounds» (tradotto in italiano «I suoi flebili lamenti»), è corredato da brevi didascalie. Nella prima si legge «baby sloth is returned to mum after falling out of a tree» (tradotto in italiano «il piccolo bradipo viene restituito alla mamma dopo essere caduto da un albero»). Le immagini mostrano il momento in cui la donna prende il cucciolo di bradipo caduto in terra facendolo aggrappare a un panno morbido; la soccorritrice porta poi il cucciolo vicino al tronco dell’albero in cima al quale si trova la madre e lo aiuta a salire. Il bradipo, inizialmente titubante, cinge con le braccia il tronco e comincia la sua lenta e faticosa salita continuando a piangere e a chiamare la mamma.
@news.com.au HIS LITTLE SOUNDS 🥹 #sloth #viral #animalrescue #babysloth 🎥: @Sloth Conservation Foundation ♬ Big Pine Creek – Signa
La donna, mostrando il piccolo appena salvato alla telecamera, ha esclamato: «He is a little boy. Probably he’is two months old, not enough old to stay alone without his mommy» (tradotto in italiano «È un bambino piccolo. Probabilmente ha circa due mesi di vita, non abbastanza per vivere senza la sua mamma»). Il video dura pochi secondi e si conclude subito dopo l’immagine del cucciolo che si aggrappa all’albero. Si può ipotizzare, però, che quasi sicuramente la madre del bradipo, vedendo il cucciolo sul tronco, sarà scesa per raggiungerlo.
I bradipi sono tra le creature più lente al mondo, tanto che le loro azioni sembrano svolgersi al rallentatore. I bradipi sono dei mammiferi che passano la maggior parte del loro tempo sugli alberi; trascorrono la loro vita ora rimanendo appesi immobili ora muovendosi molto lentamente tra i rami degli alberi e usando i loro artigli lunghi e ricurvi per aggrapparsi. Sugli alberi dormono, riposano, mangiano, scendendo al suolo solo quando strettamente necessario. Il loro nome scientifico è composto dalle parole greche “bradýs” («lento») e “poús” («piede»). I bradipi appartengono al genere Bradypus e alla famiglia Bradypodidae; hanno una vita media di undici o dodici anni. Dalle abitudini solitarie, questi animali dormono circa diciotto ore al giorno. Mentre gli esemplari maschi trascorrono la loro intera vita su un unico albero, gli esemplari femmine si muovono da un albero a un altro, lasciando al cucciolo quando diventa grande il loro vecchio albero. I bradipi sono famosi per la loro lentezza, tanto che la loro velocità massima non raggiunge i settanta millimetri al secondo. Sicuramente quindi il cucciolo caduto dall’albero avrà impiegato molto tempo per raggiungere la mamma; ma appena tornato da lei questa disavventura sarà solo un brutto ricordo. (di Elisabetta Guglielmi)