Byron, un cane di circa quattro anni che sta vivendo una storia davvero da incubo: rispedito in canile, ora cerca una nuova casa. La sua unica colpa quella di essere un amante delle passeggiate. Quando la responsabilità non è di casa.
Quante sono le volte che ripetiamo, a noi stessi e agli altri, che i cani non sono dei peluche o degli oggetti da soprammobile? Tantissime. Eppure continuano a venirci incontro, come treni in picchiata, delle storie ove il senso di responsabilità se non è obliato poco ci manca. Com’è successo con Byron, un cane di quattro anni, rispedito in canile perché amante delle passeggiate. In realtà la vicenda necessita di un approfondimento non indifferente, al quale vanno collocati altri di aspetti. Ora, però, il cane cerca un’altra sistemazione, con gli occhi persi nel vuoto.
Come poc’anzi detto, alcune storie necessitano di un approfondimento ben preciso, perché nascondo altro, oltre a una semplice mancanza di responsabilità. Com’è successo nel caso di Byron, un cane di quattro anni, che finO a pochi giorni fa aveva trovato una sistemazione per il resto della sua vita.
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Una volta varcata la porta di casa, e lasciata la macchina che lo aveva accompagnata durante la bellissima staffetta, Byron è stato accolto in casa. E qui entrano in gioco diversi aspetti: i cani non sono dei peluche e devono essere rispettati in quanto esseri viventi che hanno dei bisogni e delle esigenze, come quelle di uscire di casa, per fare i bisogni e per perlustrare la zona.
Soprattutto quando entrano in una casa nuova e, dapprima, provenivano dall’interno di un canile. Bisogna assecondarli, non troppo, ma il giusto. Per Byron non è stato così. È stato preso subito come un peso, da rispedire al mittente. Una “fine” davvero atroce, anzi un inizio-fine di quelli impensabili.
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Ora Byron è tornato al canile di partenza, con gli occhi pregni di vuoto e vuole subire uscire da questo incubo. Di lui si è occupata l’organizzazione no-profit Pelosi Coraggiosi ODV, con un altro appello sulla pagina persona di Facebook. Byron non ha solo bisogno di nuova casa, ma di persone che sappiano cosa voglia dire prendere in adozione un cane che arriva dal canile: amore e pazienza alla stessa misura.
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