Bulli prendono a calci il cucciolo di uno studente all’uscita di scuola
L’empatia è un dono ma anche una facoltà cognitiva che deve essere insegnata e che si sviluppa nelle diverse fasi della crescita di un bambino.
Una capacitò con la quale un individuo può mettersi nello stato d’animo di un’altra persona. Una facoltà attraverso la quale si percepisce la sensibilità di una persona. Forme di violenza sono spesso associate ad una scarsa empatia così come numerose patologie legate alla sociopatia. In una società odierna nella quale la violenza e l’individualismo sono all’ordine del giorno, sono sempre più diffusi comportamenti aggressivi nelle fasce giovanili.
Molti fenomeni con il bullismo derivano da disturbi del comportamento associati a vari fattori, quali emarginazione, disadatti o giovani che hanno subito abusi di vario tipo anche manipolazioni psicologiche da parte dei genitori. Prevalgono comportamento “narcisisti”, competitivi che si fondano sulla prepotenza fisica accompagnati da fenomeni in cui il branco segue un leader.
La pericolosità sociale di questi individui anche minorenni è rilevabile anche dal modo in cui trattano gli animali. Infatti, il maltrattamento degli animali, fin dall’età giovanile non solo è sintomo di disturbo psicologico del bambino, ma in età adolescenziale si rivela un problema patologico sul quale dover intervenire in quanto in età adulta l’adolescente violento con gli animali si rivela una pericolosità sociale.
E’ quello che è accaduto all’Aquila, dove al polo scolastico di Colle Sapone all’orario di uscita degli studenti, un gruppo di giovani hanno aggredito un cucciolo di cane.
L’esemplare di cinque mesi era al guinzaglio, al fianco del padrone minorenne. I giovani, che sarebbero tutti maggiorenni, secondo le indiscrezioni trapelate dai media, si sarebbero avvicinati al cane con una scusa, chiedendo informazioni sull’animale.
I due ragazzi avrebbero interpellato il padrone minorenne chiedendo se il cane mordeva. Dopodiché avrebbero sferrato un calcio allo stomaco del cucciolo.
Ovviamente, il giovane proprietario ha reagito in difesa del cucciolo ed è stato sopraffatto dagli aggressori, che erano superiori numericamente.
Sul caso stanno ora indagando le forze dell’ordine chiamate dagli altri studenti che all’uscita di scuola hanno assistito alla lite.
I carabinieri che hanno preso a verbale la testimonianza del giovane padrone del cucciolo preso a calci stanno ora indagando sul caso e avrebbero già individuato i due aggressori.
C.D.
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