Il film Bullet Head è un omaggio ai cani
Un thriller, con un cast d’eccezione. Il film in uscita nel 2018, diretto da Paul Solet, annovera tra i suoi protagonisti un trio straordinario: Antonio Banderas, Adrien Brody e John Malkovich. Tre criminali dopo aver portato a termine un colpo si trovano intrappolati in un magazzino dove aspettano altri complici. Tuttavia, con la polizia alle calcagna, non si sarebbero mai aspettati di dover in realtà essere sotto scacco di un feroce cane.
Una storia avvincente, tra momenti presenti e ricordi, che raccontano come i protagonisti, incluso il cane feroce, si siano trovati in quella situazione. Tutto si ricollega al tema del cane nella vita di ciascun protagonista. Il vero filo coduttore di un thriller davvero particolare che si trasforma anche in una denuncia contro i maltrattamenti dei cani, a cominciare dai combattimenti tra cani.
Ogni personaggio ha nel suo passato un ricordo legato a questo animale. Storie cruenti che raccontano la violenza della quale sono stati vittime. L’innocenza di un bambino che salva un cane e lo nasconde nel magazzino in giardino per non farlo sapere ad un padre violento e alcolizzato. Il destino di quell’uomo sarà inesorabilmente legato a quel ricordo. Un cane che ha saputo donare a quel bambino l’amore negato dal genitore. E ancora. Il cane come unione tra un uomo e una donna. Un cucciolo come regalo che diviene il messaggio di una promessa d’amore.
Immagini crude che raccontano la verità, a volte difficili da guardare per gli animi sensibili. Impossibile non provare dolore e non commuoversi nelle scene che suscitano sentimenti contrasti come rabbia e odio nei riguardi dell’umanità.
Unico e grande protagonista della pellicola, uno straordinario pitbull che nella trama è un campione dei combattimenti tra cani. Nell’arco del film si apprende come quell’animale sia diventato quel mostro temuto, tradito nel suo amore e nei suoi affetti. Il regista e sceneggiatore Paul Solet ha voluto raccontare come in realtà anche il più temibile dei cani sappia riconoscere l’animo di una persona. Molte scene sono filmate per mostrare il punto di vista dell’animale. Ovvero, ci fanno entrare nello sguardo del protagonista a 4zampe.
Bullet Head: il film che vuole raccontare le relazioni con gli animali
Un messaggio con il quale l’autore invita decisamente a riflettere sulla purezza dell’animo. A volte, siamo obbligati a sporcarci, ma c’è sempre una scelta. Tutto dipende dalle scelte di ogni persona e la purezza di un cane ce lo ricorda. Il destino è purtroppo implacabile e quando ci si è sporcati, è difficile tornare indietro puliti, anche per il pitbull feroce, la cui innocenza è stata violentata. Ogni essere merita il rispetto e le ultime immagini ci fanno capire il senso profondo della nobiltà di un cane.
Il regista e sceneggiatore ha dedicato la pellicola al suo cane Molly, definita una “grande maestra”. “Molly era il mio cane. E’ morta qualche anno fa. Tutti quelli che amano i cani, sanno che non incontrerai mai un altro cane come quello. Molly era quel cane per me. Era un doberman. L’ho presa da quando era un cucciolo e lei era incredibilmente intelligente oltre ad essere bellissima. Questo film è una lettera d’amore dedicata ai cani. E così il film è dedicato a lei”, ha dichiarato Solet in un’intervista.
Solet lo ha fatto raccontando la violenza di cui sono vittime i cani. Lo ha fatto mostrando il loro vero essere, cosa sono e quello che rappresentano.
“Amo i cani da quando ero un bambino, diventando consapevole delle questioni legate ai diritti degli animali e degli orrori che le persone hanno fatto agli animali. Quindi, si tratta di un tema fondamentale per me”, ha sostenuto il regista. In conclusione, per Solet, “il viaggio emotivo con questi personaggi, vuole essere una riconsiderazione delle nostre relazioni con gli animali”.
C.D.
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