L’allarme viene lanciato dall’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, attraverso un post su Facebook e riguarda la Regione Puglia, dove secondo l’associazione “si vorrebbe aprire la caccia ai cani e ai gatti“. E’ bastato il lungo post (che pubblichiamo in coda all’articolo) per far partire una campagna contro la Regione e il governatore Michele Emiliano.
Il riferimento dell’Enpa è all’art.31 del ddl 67 del 2017, che al comma 4 riporta: “Il Presidente della Giunta Regionale, sentito l’ISPRA, può autorizzare il controllo di qualsiasi specie di fauna selvatica, nonché dei cani e dei gatti inselvatichiti, che, moltiplicandosi eccessivamente, arrecano danno alle colture agricole, al patrimonio faunistico, alle attività e alle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, ai beni storico-artistici”.
Sarà l’ISPRA a mettere in campo i necessari “metodi ecologici”. Inoltre, al comma 7 si aggiunge che “qualora l’Istituto verifichi l’inefficacia dei predetti metodi, la Regione può autorizzare piani di abbattimento o di cattura finalizzati alla limitazione numerica di esemplari appartenenti alla popolazione responsabile del danno”.
Molti i commenti al post dell’Enpa: “Io invece aprirei la caccia a quei tizi dato che amano così tanto questa ‘pratica’. Ε soprattutto fanno molti più danni di quei poveri animali”, è uno dei tanti commenti. Qualcun altro aggiunge: “Ma perché non si passa allo sterminio dei politici è di questi buffoni che emanano queste leggi”. C’è infine chi chiede: “Ma non esiste nessun tipo d’azione che possa sanare questa follia”.
Alle polemiche replica personalmente Michele Emiliano, che su Facebook spiega: “Qualche burlone sedicente 5stelle (ma io non ci credo) ha messo in giro un post facebook che dice che in Puglia si aprirà la caccia a cani e gatti. È una caxxata totale. In Puglia mai nessuno darà la caccia a cani e gatti, dovrebbero passare sul mio cadavere. Bannate quel deficiente che vi ha detto queste bugie. Fate girare. Grazie”.
In realtà la notizia è stata diffusa dall’Enpa e infatti il Movimento 5 Stelle precisa: “Il sedicente presidente di Regione rimedia una ennesima brutta figura. La notizia non l’ha diffusa il M5S, ma un’importante associazione animalista e il ddl in oggetto esiste e arriva in seduta congiunta della II e IV commissione regionale con passaggi, certamente ambigui, sui quali discuteremo”.
Sulla questione interviene l’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia, che ha firmato il disegno di legge: “Si tratta di un caso residuale, semplicemente un caso di scuola. Abbiamo semplicemente armonizzato le varie normative e le abbiamo adeguate a quelle nazionali. Il disegno di legge ricalca esattamente la legge regionale 27 del 1998, in vigore per quasi vent’anni, compresa la parte su cani e gatti inselvatichiti”.
“E poi noi siamo quelli che hanno fatto barricate sull’abbattimento dei lupi in conferenza Stato-Regioni, non avremmo mai potuto fare ciò di cui ci accusano”, ha concluso l’assessore respingendo le accuse.
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